Site icon L'Agenzia di Viaggi Magazine

Affitti brevi, proroga di 60 giorni per richiedere il Cin

affitti brevi case vacanza da adobe

Correzioni in corsa per le regole sugli affitti brevi. Da una comunicazione del ministero del Turismo si evince che ci sarà più tempo per mettersi in regola: le sanzioni slitteranno di fatto al 2025 e viene concessa una proroga di 60 giorni per richiedere il Codice identificativo nazionale (Cin).

Sono le prime avvisaglie di un work in progress inevitabile, visto che la transizione dal codice regionale a quello nazionale non sembra avere le tempistiche sperate, come segnalato anche dalla piattaforma Bed-and-Breakfast.it. Di fatto, a oggi i Cin rilasciati sono circa 104mila. Il sistema disciplinato dal Dl 145/2023 che il Mitur ha voluto mettere a punto già da settembre, è dunque in via di perfezionamento, anche perché da Amalfi a Roma si chiedono al governo maggiori poteri alle amministrazioni comunali per gestire gli affitti brevi.

Sono le stesse Faq pubblicate dal Mitur a dettare la linea di condotta, perché la maggior parte delle richieste di chiarimenti si riferisce al sistema delle sanzioni con i tempi e modalità che non sono ancora chiari a chi deve mettersi in regola. In effetti i casi più comuni che vengono rappresentati nelle Faq riguardano i soggetti che hanno già ricevuto un codice identificativo e devono perfezionare la loro regolarizzazione secondo i dettami del decreto.

Ebbene, dal Mitur le indicazioni parlano di disposizioni legate al Codice identificativo che «sono applicabili dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale», vale a dire dal 2 novembre. E si precisa che «coloro che hanno già ottenuto il Codice identificativo regionale o provinciale prima dell’applicazione delle disposizioni sul Cin, hanno ulteriori 60 giorni di tempo per ottenere il Cin. Quindi, ci sono complessivamente 120 giorni dalla pubblicazione dell’avviso. Una volta decorsi questi termini, scattano le sanzioni».

Exit mobile version