Affitti brevi, termina la fase pilota del database nazionale

by Redazione | 29 Agosto 2024 8:00

Con l’entrata in scena delle ultime regioni si conclude la fase pilota della Banca dati strutture ricettive[1], in tema di affitti brevi. Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Umbria e della Provincia Autonoma di Trento completano il quadro all’interno della riforma, voluta dal ministero del Turismo[2].

Tramite la piattaforma è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale[3] (Cin), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi del decreto-legge n. 145/2023.

Effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari possono visualizzare i dati relativi alle strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare le informazioni mancanti, segnalare eventuali modifiche e ottenere il Cin. La prossima settimana l’ultimo step, quando con la pubblicazione dell’avviso, entrerà in esercizio la Bdsr[4].

«È stato compiuto un grande lavoro di squadra per il quale ringrazio governo, Regioni e il personale del Mitur – ha voluto sottolineare il ministro del Turismo, Daniela Santanchè – Questa riforma, oltre a rappresentare un’importante risorsa per il coordinamento e la gestione dei dati relativi alle strutture ricettive presenti sul territorio nazionale, è pensata per regolamentare e non criminalizzare gli affitti brevi».

«Io non sono per i divieti assoluti – ribadisce Santanchè – perché in molte aree italiane, dove scarseggiano gli alberghi, sono fondamentali per accogliere i turisti e favorire il decongestionamento dei flussi. Questo strumento si avvale di meccanismi di interoperabilità che consentono un’efficace sinergia informativa tra i dati forniti dalle istituzioni statali e quelle delle amministrazioni locali proprio nell’ottica del Piano strategico[5], che rappresenta la nostra visione industriale. Tra i principali obiettivi della Bdsr, infatti, c’è quello di fornire una mappatura dettagliata degli esercizi ricettivi – mediante il Cin – facilitando così una visione complessiva dell’offerta turistica in Italia».

«Grazie a questo nuovo impianto normativo – conclude il ministro – che prevede anche rigorose misure per garantire la sicurezza degli occupanti delle strutture ricettive, poniamo un argine al contrasto delle forme di ospitalità irregolari, contribuendo a garantire un settore turistico più trasparente e disciplinato. Attraverso questo nuovo approccio integrato, generiamo ingenti benefici non solo negli ambiti della legalità, della trasparenza e della sicurezza, ma anche della qualità del servizio offerto ai turisti».

Endnotes:
  1. Banca dati strutture ricettive: https://www.lagenziadiviaggimag.it/affitti-brevi-via-libera-alla-banca-dati-digitale-del-mitur/
  2. riforma, voluta dal ministero del Turismo: https://www.lagenziadiviaggimag.it/svolta-affitti-brevi-la-riforma-ora-e-legge/
  3. Codice identificativo nazionale: https://www.lagenziadiviaggimag.it/affitti-brevi-arriva-il-cin-online-da-settembre-il-portale-del-mitur/
  4. entrerà in esercizio la Bdsr: https://www.lagenziadiviaggimag.it/rivoluzione-affitti-brevi-cosa-cambiera-da-settembre/
  5. Piano strategico: https://www.lagenziadiviaggimag.it/via-libera-al-piano-strategico-del-turismo-2023-2027/

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