by Redazione | 13 Settembre 2024 12:00
Buone notizie per l’occupazione e fatturati nel terziario dove si registrano incrementi, in taluni casi anche significativi, come per le agenzie di viaggi e dove aumenta ancora il valore aggiunto. Questo, in sintesi, quanto emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio del terziario, resi noti da ManagerItalia, la federazione nazionale che rappresenta dirigenti e quadri professionali del commercio e turismo. Si confermano, di fatto, alcune tendenze già in atto nel recente passato e si ritrovano elementi di una situazione congiunturale comune a tutti i settori dell’economia.
Nel secondo trimestre 2024 il valore aggiunto dell’insieme dei comparti dei servizi di mercato è infatti aumentato dello 0,3%, compensando gli effetti dell’ulteriore caduta dell’attività del settore industriale (-0,8% dopo il -0,4% del primo trimestre). Questo ha permesso che l’espansione dell’economia proseguisse, seppure con un ritmo di crescita limitata, allo 0,1% (+0,2% il Pil). I sottosettori più forti sono il noleggio e agenzie di viaggi (1,4%), quindi informazione e comunicazione (1,2%) e attività professionali (1,1%). In calo il commercio all’ingrosso maggiormente collegato alla tendenza della manifattura (-0,4%).
L’export dei servizi si riferisce al primo trimestre ed è in lieve aumento rispetto ad un anno fa e rimane un settore sul quale il sistema Italia ha grandi margini di crescita, se si considera che il suo peso sul Pil è del 5,5%, mentre in Paesi come Francia e Germania, dove è leggermente diminuito, è pari all’11,5% e 9%. Cresce lievemente l’inflazione nei servizi (3,1% nei mesi di luglio e agosto dal 2,9% del precedente trimestre), superiore a quella generale (+1,2%), alimentata dal permanere di spinte sui costi, ma nulla a che vedere con il 7,4% dello scorso anno.
Spiccano i dati sull’occupazione: l’ulteriore aumento dello 0,2% delle unità di lavoro, seppur in rallentamento rispetto al precedente trimestre, porta il settore a registrare un vero e proprio record con un dato che supera di quasi 600mila unità quello del 2022 e che non era mai stato raggiunto. L’analisi di dettaglio mostra peraltro una crescita trainata dal lavoro dipendente (+0,4%) contro il calo di quello indipendente (-0,2%). Qui i sottosettori maggiormente virtuosi sono le attività finanziarie e assicurative (+0,3%) e quelle professionali (+0,6%). In calo, e quindi in controtendenza, i dati di taluni settori come trasporto e servizi ricettivi (-0,5%) così come l’occupazione nei servizi comunicazione e informazione (-1,3%).
«I dati del nostro osservatorio – ha commentato Marco Ballarè, presidente di Manageritalia – confermano che il mondo dei servizi rappresenta l’elemento trainante dell’economia italiana. Se la crescita complessiva del terziario è incoraggiante, al contrario di industria e manifatturiero in ulteriore calo dell’1,1%, ancor di più lo sono i dati sull’occupazione soprattutto nel comparto finanziario, assicurativo e delle professioni. Nuovi posti di lavoro stabili che contribuiscono in maniera significativa alla crescita dell’occupazione nel Paese».
Al termine del suo commento Ballarè ha osservato: «Oggi se si vogliono cogliere concrete opportunità occupazionali e di crescita professionale bisogna guardare sempre di più anche al mondo del terziario, dei servizi e dell’innovazione. Sarebbe ora che anche il governo se ne rendesse conto, soprattutto in vista della prossima manovra economica[1], per ottimizzare gli investimenti facendo crescere economia ed occupazione».
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