by Redazione | 13 Gennaio 2021 12:20
Tecnologia, impatto ambientale e un rinnovato ruolo degli agenti, con l’obiettivo di avere la possibilità di fare un “grande viaggio”. Saranno questi i principali trend del ritorno al turismo del 2021 secondo Amadeus, che ha stilato i suoi personali travel trend per la ripresa dei viaggi.
«Il successo dell’industria del turismo dipende dalla nostra capacità collettiva di adattarci, innovare e collaborare per fare in modo che i viaggi siano più facili, sicuri e perfetti di prima – ha sottolineato Neil Rogan, responsabile della comunicazione esterna globale di Amadeus – Per fortuna la travel industry è piena di pensatori creativi in tutto il mondo e la nostra capacità tecnologica non è mai stata così importante. Per questo sono ottimista riguardo al 2021 come anno della ripresa». Così il report di Amadeus, ripreso dal portale spagnolo Hosteltur, prova a disegnare e a imaginare il futuro prossimo del settore con la consapevolezza che la “new normality” è un’accelerazione dei processi già in atto da tempo.
Il primo trend riguarda il desiderio di viaggiare: le persone quest’anno vorranno fare una viaggio grande, importante e anche lungo senza badare alla distanza. Ma la scelta sarà tra questa tipologia di viaggio in contrapposizione alla scelta di rimanere a casa. Secondo un sondaggio di Amadeus, infatti, il 55% dei viaggiatori vuole una vacanza che duri alleo 14 giorni, se non di più. Anche perché il 60% del campione pensa che farà pochi viaggi durante quest’anno. Così i turisti del 2021 saranno più inclini a scegliere di fare uno dei viaggi che hanno sempre desiderato, il classico “sogno nel cassetto” oppure un viaggio che coroni “un grande progetto di vita”.
In secondo luogo, i “viaggi nomadi” saranno un’altra grande tendenza: appurato, infatti, che il lavoro da remoto è ormai una possibilità reale e ben sperimentata da grandi e piccole aziende durante quest’ultimo anno; il 2021 istituzionalizzerà la possibilità di lavorare da qualsiasi destinazione del mondo. Per buona parte degli impieghi, infatti, basta una connessione wifi e una web-camera integrata. Barbados, infatti, è stata la prima meta a lanciare il visto per “nomadi digitali”, ovvero un permesso di lavoro per un anno intero per chi opera in smart working. A seguire lo stesso progetto è stato lanciato anche da Bermuda, Anguilla, Georgia, Dubai, Estonia, Aruba e Croazia. Non solo, dall’Italia alla Spagna, molte catene dell’ospitalità e hotel indipendenti hanno lanciato le loro proposte per ospitare nelle strutture i lavoratori digitali, oppure hanno rincovertiro gli spazi dedicandoli al coworking.
Durante quest’ultimo anno, inoltre, è cambiato molto anche il concetto di fidelizzazione. Salute, igiene e sicurezza sono i cardini di un processo di fiducia con il cliente che hanno stravolto anche i programmi fedeltà di hotel e compagnie aeree. Non sarà più una mera questione di “accumulo punti” o di vantaggi tariffari, quindi, a decidere la fedeltà di un cliente al marchio; entreranno in ballo infatti offerte che prevedono la copertura medica gratuita, le polizze assicurative; eventuali rimborsi e tariffe iper-flessibili. Queste ultime tematiche, inoltre, saranno ancora più decisive in ambito business travel.
Il quarto trend di Amadeus per il 2021 è il maggior protagonismo della tecnologia: il modello contactless dei pagamenti sarà esteso a tutte le dinamiche e le caratteristiche del viaggio. Aeroporti, hotel, compagnie aeree, crociere si stanno dotando (o si sono già dotati) di strumenti utili – dai controlli biometrici al ritiro bagagli, dai self check in alle applicazioni fino ai dispositivi wearable – per permettere un’esperienza di viaggio, di acquisto e di fruizione del servizio che prevede maggiore sicurezza e che incrementerà la fiducia del potenziale viaggiatore.
Al quinto posto ci sono le agenzie di viaggio. La crisi dovuta alla pandemia sta mettendo in difficoltà le adv, ma la ripartenza le vedrà protagoniste come i veri professionisti del settore: consulenti iper formati e specializzati che potranno guidare e consigliare il turista non solo nella scelta del viaggio, ma durante tutta la customer journey. L’agente di viaggi, quindi, non solo sarà sempre più richiesto da un viaggiatore che ha bisogno di essere rassicurato e assistito, ma sarà utilissimo anche a hotel, crociere, e compagnie aeree come un vero collaboratore che conosce e gestisce le informazioni dei passeggeri e permette una più rapida e approfondita relazione nella gestione di qualsiasi attività.
Ultimo, ma non meno importante: i viaggi saranno sempre più attenti all’impatto ambientale e sociale che provocano nelle comunità locali di tutto il mondo e di qualsiasi destinazione. Questo trend, che già era in. Crescita prima della pandemia da coronavirus, ora sarà ancora più importante per la ripresa. Il viaggiatore del 2021 vorrà ancora di più generare un impatto economico positivo a destinazione e sarà ancora più attento alla sostenibilità economica delle imprese a cui si affida per il suo viaggio.
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