by Serena Martucci | 21 Maggio 2020 17:24
“Il turismo non molla”. E si vede. Arrabbiati, decisi e con mascherina d’ordinanza gli agenti di viaggi della Campania si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito a Napoli, per protestare contro i mancati aiuti del governo e l’assenza di regole chiare per la ripartenza post Covid. Un sit-in al quale hanno partecipato molti lavoratori del comparto turistico, stanchi, amareggiati e pronti a dare battaglia se le loro richieste non verranno accolte dalle istituzioni.
LA PROTESTA IN PIAZZA. L’appuntamento era per le 10 del mattino. In contemporanea con un altro evento organizzato a Pescara[1]. Si arriva alla spicciolata, con fischietti, striscioni, magliette con messaggi di “resistenza”. La bellissima piazza si riempie, e i protagonisti si mettono ben distanziati, ognuno a far sentire la propria voce. In tanti seguono la diretta dalla pagina Facebook Turismo in stato di crisi, che conta 16.500 iscritti.
«Abbiamo consegnato al prefetto il documento con tutte le nostre istanze avanzate da due mesi a questa parte – spiega Cesare Foà, presidente di Adv Unite, associazione che ha promosso l’iniziativa – Ovvero il prolungamento della cassa integrazione fino al 31 dicembre, l’abbattimento del 60% degli affitti fino alla stessa data, l’erogazione dei prestiti dalle banche di 30mila euro come stabilito dall’ultimo decreto e i contributi a fondo perduto per il trimestre. Siamo la terza industria in Italia e la prima nel Meridione e non è possibile ignorare le nostre difficoltà. Serve liquidità immediata». Le preoccupazioni riguardano il futuro economico, ma anche la mancanza di regole chiare che permettano alle agenzie di poter rassicurare i clienti e vendere i loro prodotti con tranquillità.
LE VOCI DELLE ADV. «Siamo molto soddisfatti – aggiunge Roberto Pagnotta, manager di Albatravel Lazio e Campania – Abbiamo dimostrato una forte unione. Per la prima volta sono scese in piazza tutte le categorie della filiera del turismo, dalle adv ai dipendenti aeroportuali, compagnie di crociera, guide turistiche e tanti altri lavoratori di un settore dimenticato eppure fondamentale della nostra economia. Non ci fermeremo».
Caparbietà, ma anche tanta delusione. «Non abbiamo linee guida e anche volendo non saprei come aprire o cosa vendere – racconta Federico Pepe, titolare dell’agenzia Ermes World V&T di Salerno e Cava de’ Tirreni – I cataloghi, arrivati due mesi fa in agenzia, si può dire che sono preistoria in relazione alle richieste dei clienti. Siamo nel caos completo. La situazione è molto più drammatica di quello prevista. Con le numerose cancellazioni stiamo perdendo perfino il fatturato del 2019. E nessuno ci tutela».
Ora il documento con le richieste del comparto turistico campano dovrebbe arrivare sulla scrivania del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro Dario Franceschini, assicurano dalla Prefettura.
«Questa comunque non sarà la prima manifestazione – conclude Foà – Non caleremo le braghe e siamo pronti a tornare in strada». Stavolta a Roma.
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