Agenzie in piazza, Fiavet a Cagliari chiede aiuti concreti alla Regione
Una manifestazione molto partecipata si è svolta a Cagliari dove, oltre 200 agenti di viaggi sardi, in rappresentanza delle 430 adv operanti sull’isola, hanno rilanciato al Governo le loro richieste più urgenti.
Le richieste dei manifestanti sono state raccolte da Gian Mario Pileri, presidente di Fiavet Sardegna, tra i promotori dell’evento, che ha così sintetizzato: «Chiediamo subito un fondo perduto che ci dia la possibilità di superare indenni i prossimi tre mesi. Con un fondo straordinario di circa 1,5 milioni di euro, pari a circa 5mila euro ad agenzia, potremmo resistere e rimettere in piedi le nostre imprese per gestire al meglio la stagione estiva».
Inoltre, tra le richieste, il prolungamento della cassa integrazione almeno fino alla fine di settembre e la trasformazione delle agenzie sarde che vorranno aderire all’operazione, in veri e propri InfoPoint per dare assistenza agli ospiti in arrivo sull’isola.
«Sappiamo, infatti, che nel periodo pre-covid la Regione Sardegna aveva ipotizzato di affidare gli InfoPoint alle edicole con un contributo pubblico; decisione questa assurda, se si considera che per la mission di questi punti-informazione le figure professionali più idonee dovrebbero essere gli agenti di viaggi sardi e non certo gli edicolanti. Chiediamo dunque di avere questo contributo per arricchire anche la gamma di servizi che le adv possono erogare ai turisti ed agli ospiti dell’isola», ha continuato Pileri.
Un primo risultato raggiunto dalla manifestazione in piazza, è stata la convocazione di una delegazione di adv in Regione per dibattere con l’assessore al turismo e l’assessore al lavoro – presenti alla manifestazione insieme ad altri esponenti di tutte le forse politiche – le possibili misure a sostegno della categoria.
All’auspicio di un concreto sostegno alla distribuzione turistica, si aggiunge anche la speranza di tutti gli operatori che entro pochi giorni si trovino soluzioni sul versante dei trasporti come spiega lo stesso Pileri: «Con l’impasse causata dal mancato rispetto della continuità territoriale, sul versante aereo, l’isola ad oggi può contare soltanto su due voli al giorno su Olbia, due collegamenti su Alghero e tre collegamenti su Cagliari, e questo nonostante una impennata della domanda aerea che potrebbe essere soddisfatta con ben altro approccio strategico della stessa Alitalia. Mentre sul versante dei collegamenti marittimi i recenti decreti hanno stabilizzato la situazione con un’offerta di collegamenti da Civitavecchia, Livorno e Genova garantiti dalle principali compagnie di navigazione quali Grimaldi, Corsica e Sardinia Ferries e Moby».
A questo punto, per aprire la stagione, mancano all’appello solo gli alberghi che si stanno attrezzando per riaprire definitivamente entro il 20 giugno. «Con questa tempistica – conclude Pileri – e con l’accoglimento delle nostre richieste, siamo fiduciosi di poter avere un’estate accettabile anche se non certo ottimale come nelle passate stagioni».