Agosto, missione turismo italiano compiuta: il bilancio di Mitur ed Enit

Agosto, missione turismo italiano compiuta: il bilancio di Mitur ed Enit
28 Agosto 16:36 2023 Stampa questo articolo

Un Forum programmatico internazionale sul turismo per il prossimo novembre annunciato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè che, a consuntivo di un agosto (nonostante tutto) da incorniciare, rimarca come l’Italia, ancora una volta, sia una meta turistica irresistibile e attrattiva, anche se ora bisogna lavorare e investire sulla sua competitività.

«Con un tasso di prenotazione delle strutture ricettive online al 43,3% –  sottolinea Santanchè – manteniamo la nostra posizione come seconda destinazione preferita in Europa. Le nostre meravigliose città d’arte si confermano le più apprezzate a livello europeo, mettendo alle spalle nazioni come Grecia, Francia e Spagna. Ma non sono solo le più attrattive, ma anche le più economiche, visto che costano il 6% in meno delle dirette concorrenti: questo dato ci fa capire che possiamo agire bene, dare servizi di qualità a prezzi concorrenziali. E proprio questa è la direzione che vogliamo prendere anche su quello che è il tema del caro vacanze, che vogliamo affrontare in maniera seria e concreta, per andare incontro alle famiglie in difficoltà».

«I dati che abbiamo a disposizione ci spingono all’ottimismo e dimostrano che, anche in ambito turismo, abbiamo iniziato a liberare le energie dell’Italia», sono le parole con cui Santanchè commenta l’infografica del ministero del Turismo sull’andamento dei viaggi in Italia nell’ultima settimana di agosto. Le prenotazioni aeree sono aumentate del 18% rispetto al 2022, sono la testimonianza del costante e crescente interesse per l’Italia. Gli stranieri, soprattutto gli statunitensi e gli inglesi, trainano il flusso (+25% complessivo) e apprezzano in particolare l’ospitalità di qualità, che si dimostra fiore all’occhiello del Paese.

«Questi risultati – prosegue – ci motivano a perseverare, con impegno e dedizione nel lavoro che il ministero e il governo stanno svolgendo, volto a investire sempre di più nel settore valorizzando le nostre risorse, offrendo esperienze variegate e indimenticabili ai visitatori di tutto il mondo, e impiegando risorse in formazione per essere sempre più competitivi. E a  novembre – ricorda – ci sarà il primo Forum programmatico internazionale del turismo, non solo per fare il punto della situazione, ma anche per pianificare in modo sinergico con il coinvolgimento anche di altri ministeri il presente e il futuro del comparto affinché venga considerato sempre più un’industria indispensabile della Nazione, non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista socio-culturale».

Intanto, i dati di agosto vengono ampiamente illustrati dall’Ufficio Studi Enit che evidenzia arrivi turistici ad alta quota per il nostro sistema aeroportuale: la stima è di oltre 702mila passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani durante il mese clou dell’estate che si sta concludendo proprio in questi giorni, pari a un +1,1% rispetto ai 694mila ingressi dell’agosto 2022. Sono soprattutto i turisti stranieri a transitare nei varchi dei nostri aeroporti dove solo il 19,9% è italiano, mentre spiccano ancora i turisti statunitensi (17,3%), seguiti da quelli spagnoli (4,9%), francesi (4,2%) e canadesi (3,6%).

Nel 35% dei casi si tratta di coppie in vacanza. La classe di viaggio è per l’88% Economy, anche per il caro prezzi dei voli dell’estate 2023.  Gli arrivi maggiori risultano da cinque aeroporti di provenienza per agosto: New York Jfk, Toronto Lester B Pearson, Madrid Barajas, Seoul Incheon e Buenos Aires Ministro Pistarini.

Buone le perfomance anche dal punto di vista della ricettività ufficiale: per agosto, infatti, sono calcolate 6 camere piene su 10, al netto delle strutture ricettive che in questo periodo di alta stagione optano per le prenotazioni dirette offline .

In particolare, nelle prenotazioni in hotel (da 3 a 5 stelle) del weekend dal 4 al 6 agosto 2023, e nonostante i prezzi di alta stagione, l’Italia ha mantenuto elevata la competitività nelle località termali (149 euro a notte), nelle città d’arte (157 euro) e nelle destinazioni enogastronomiche (155 euro). Seguono per prezzo le località di lago (182 euro), di montagna (220 euro) e di mare (224 euro).

«Dallo studio condotto a giugno su 10 mercati stranieri con 5.000 intervistati – osserva Ivana Jelinic, presidente e ceo Enit – emerge una più capillare distribuzione dei turisti internazionali che visitano l’Italia durante tutto l’anno. Le vacanze in Italia vengono programmate con largo anticipo rispetto il viaggio, prevalentemente tra i 2 e i 6 mesi prima della partenza, periodo indicato dal 29,3% degli intervistati. Solo l’11,1% ha prenotato la settimana prima di partire. E così, anche per l’estate in corso, sempre più stranieri si mostrano intenzionati a soggiornare nelle località italiane. Tra i visitatori più attratti dalle nostre attrattive ci sono statunitensi, polacchi e spagnoli».

Analizzando poi l’ultimo quinquennio, la spesa media per un viaggio in Italia si aggira intorno ai 1.760 euro. Gli statunitensi spendono di più, mentre gli spagnoli e i francesi di meno.

Gli americani, infatti, investono molto di più di ogni altro turista internazionale. Il 32,3% tra i 2mila e i 5mila euro per l’ultimo soggiorno effettuato in Italia e, anche per la lunga distanza, ben oltre la quota complessiva ferma al 18,5%. Provengono da Spagna e Francia i turisti che spendono di meno. Nel dettaglio, il 50,6% degli spagnoli e il 44,5% dei francesi hanno speso tra i 500 e 1.500 euro.

Le località balneari e le città d’arte sono le destinazioni più apprezzate, hanno ospitato rispettivamente il 36,6% e il 31,2% degli stranieri intervistati. Ma anche i laghi destano un certo interesse (l’11,3% del campione). A seguire, la montagna (6,9%) e i borghi (6,2%).

La meta del soggiorno viene scelta principalmente per apprezzare le bellezze naturali del luogo (41,5%), per vedere un posto nuovo (34,3%) e per ammirare il patrimonio artistico (30,5%).

Dall’indagine Enit risulta, inoltre, che il 70,4% degli intervistati ha viaggiato all’estero per vacanza negli ultimi 5 anni. Il 49% di questi afferma di essere stato in Italia. Il 51% una sola volta, il 27,8% 2 volte, il 21,2% almeno 3 volte.

L’estate si conferma il periodo più gettonato: il 66,7% ha visitato l’Italia durante la bella stagione, il 30,2% in autunno, il 13,0% in inverno e il 29,8% in primavera.

Oltre la metà del campione (56%) è ricorso alla prenotazione online tramite siti e piattaforme (Booking il 37 %; altri siti il 19%). Le agenzie di viaggi tradizionali sono state scelte dal 18,4%.

Le tipologie di turismo più praticate (indicate da oltre l’80% dei rispondenti), e che soddisfano maggiormente i viaggiatori (voto medio conferito pari a 7), sono quelle culturali, enogastronomiche e naturalistiche.

Lo stile italiano è tra gli aspetti che più rimane impresso nei ricordi degli intervistati, con un valore pari al 44,5%. A seguire le bellezze naturalistiche (38,8%), il patrimonio culturale (33,4%), i prodotti enogastronomici (32,2%) e le tradizioni (30,4%). Infine, i viaggi sostenibili ottengono una valutazione media pari a 6,4, considerando una scala da 1 a 10.

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Andrea Lovelock
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