Ai Millennial piace il viaggio organizzato: parola di Wyse

20 Giugno 14:25 2018 Stampa questo articolo

Cresce, tra i giovani, la percentuale di viaggi prenotati attraverso un intermiadiario. Che sia un’agenzia di viaggi tradizionale o un operatore del web, fatto sta che il turismo organizzato torna in voga tra i Millennial. L’ultima conferma arriva da una ricerca di Wyse – World Youth Student & Education Travel Confederation. Quello degli under 35 si dimostra un segmento di mercato molto dinamico e reattivo nei confronti del tour operating, che si sta riavvicinando alla rete agenziale grazie alla creatività mostrata da taluni operatori nell’elaborare proposte di viaggio, in particolare long haul, con un alto tasso di escursionismo.

Nel dettaglio, secondo le stime di Wyse, il 46% dei giovani viaggiatori si rivolge alle Olta o alle agenzie di viaggi fisiche, rispetto al 31% di appena cinque anni fa. Nel 2017 il bacino di utenza turistica dei Millennial ha sfondato il tetto degli oltre 304 milioni di viaggiatori con una capacità di spesa che ha toccato i 285 miliardi di dollari (pari a circa 260 miliardi di euro) e una spesa media per viaggio di circa 3mila dollari. A conti fatti, si tratta di un target che rappresenta ben il 23% di quota-mercato del turismo mondiale.

Sempre secondo Wyse, per il 2018 è previsto un movimento di almeno 370 milioni di giovani e una spesa che supererà i 400 miliardi di dollari. Un business che non può e non deve sfuggire alla rete di oltre 230mila agenzie che operano nel mondo, di cui circa 35mila in Europa (fonte Ectaa),  81mila negli Stati Uniti (Us Labour Occupational Oulook), 65mila in Sudamerica e circa 40mila in Oriente e Africa.

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Andrea Lovelock
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