by Andrea Lovelock | 4 Maggio 2018 7:00
La nomina di coordinatori locali nelle varie regioni e un incontro con il governo che verrà per cercare di correggere alcuni passaggi della direttiva pacchetti Ue. Saranno queste le prime mosse di Aidit, la neonata associazione italiana distribuzione turistica, guidata da Domenico Pellegrino e che già conta circa 1.000 adv associate. La sigla si colloca sotto il cappello di Confindustria, il cui presidente Vincenzo Boccia spiega durante la presentazione ufficiale: «Aidit completa la rete di rappresentanza del settore turistico, con ben 23 associazioni per 9mila aziende, che si aggiungeono alle oltre 150mila imprese rappresentate». Presente anche Gianfranco Battisti, presidente di Federturismo, che aggiunge: «Siamo in prima linea per accompagnare l’evoluzione del comparto turistico italiano e faremo la nostra parte come già avvenuto nell’Unione europea dove siamo capofila di due progetti, uno dei quali riguarda la formazione di nuove figure professionali nel turismo con una dotazione di 7 milioni di euro».
Ma tocca al presidente Pellegrino chiarire da quali premesse nasce Aidit: «Il mondo della distribuzione sta vivendo una fase di sofisticazione con l’ingresso, tra l’altro, dell’intelligenza artificiale. Stiamo vivendo passaggi significativi: dalla liberalizzazione delle licenze alla disintermediazione adottata da alcuni t.o., dalla multicanalità alla nascita di aggregatori B2C. E in Italia si registra una forte contrazione di agenzie di viaggi, passate da 13mila di dieci anni fa a circa 9mila di oggi». Ma le trasformazioni riguardano anche lo scenario normativo: «Dai fondi privati obbligatori alle certificazioni in sede di pagamenti (il modello Pci-Dss[1]), fino ai nuovi protocolli di sicurezza sulla privacy (Gdpr[2]), e naturalmente la direttiva pacchetti Ue[3]».
Le associazioni di categoria, secondo Pellegrino, «hanno provato a rappresentare il settore, senza però fornire sempre risposte adeguate. Da qui il proliferare di varie aggregazioni, al punto che oggi in Italia il 90% delle adv fa parte di un network. Le reti hanno di fatto supplito di fatto alla carenza di servizi che dovevano essere erogati dalle associazioni. E Aidit intende raccogliere la sfida del turismo 4.0 con una forma associativa che accompagni le imprese di viaggi in questo processo di evoluzione».
Pellegrino ricorda anche come, in Europa, il digital travel rappresenti ormai il 50% del valore complessivo dell’ecommerce con un giro d’affari vicino ai 9,2 miliardi di euro, a fronte di un valore totale del commercio elettronico che si attesta sui 23 miliardi. «Si tratta – afferma – di un peso specifico molto rilevante. Recentemente, poi, abbiamo preso atto di un dato oggettivo che proviene dagli States: l’81% dei viaggiatori, prima di un acquisto, si informa sul web, ma si registra che per ogni dollaro speso online ci sono 39 dollari spesi offline. Dato sorprendente al quale si aggiunge l’altro relativo ai Millennials, che nel 70% dei casi preferisce finalizzare le vendite in un punto fisico. Siamo quindi di fronte a un nuovo scenario che gli analisti definiscono “O to O” (dall’online all’offline, ndr), che giganti come Amazon o eBay stanno già sperimentando. Si tratta di modelli ibridi che coniugano il meglio dell’intelligenza artificiale con una esperienza umana».
Per il presidente di Aidit, dunque, «la vera sfida è declinare lo sviluppo con l’esigenza di adottare organizzazioni distributive più complesse, che necessitano di forti investimenti tecnologici. Bisogna uscire definitivamente da una visione artigianale dell’agenzia per entrare in una dimensione di distributore industriale che genera valore aggiunto. Con Aidit vogliamo crescere in fretta, anche attraverso una mirata azione di proselitismo nei network», conclude Pellegrino.
Tra gli impegni che Aidit intende subito assolvere, il vice presidente Giuseppe Cassarà ha individuato almeno due passaggi cruciali: «Selezionare e nominare i coordinatori delegati sui vari territori regionali e richiedere al nuovo governo, quando verrà formato, un urgente incontro per correggere alcuni passaggi della direttiva pacchetti dell’Ue».
Punto di forza della nuova associazione è la presenza di Andrea Giannetti, già presidente con una lunga esperienza operativa nella distribuzione agenziale e relazionale con Iata.
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