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Air Belgium, fino al 5 dicembre per evitare il crac

air belgium da adobe

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Meno 9 alla deadline, nel vero senso della parola: “linea della morte”. Perché il destino di Air Belgium, posta in liquidazione coatta amministrativa il 19 settembre, è legato alla decisione del tribunale commerciale di Nivelles del prossimo 5 dicembre, dopo che il termine di scadenza è stato già prorogato due volte.

Serve a tutti i costi un acquirente che metta sul piatto 18 milioni di euro per evitare il crac e finora, che si sappia, c’è stata una sola offerta, di 6 milioni, da parte di un investitore privato. Dell’ignoto candidato non si conoscono né nome né provenienza.

L’Echo Touristique scrive che Bernard Vanham, il professionista nominato dal tribunale per gestire la liquidazione del vettore, sta studiando la proposta e presenterà la sua relazione alla corte, che prenderà una decisione nel corso dell’udienza.

Peraltro, secondo quanto riporta la stampa belga, l’offerta presentata è parziale, riguarda cioè solo una parte delle attività della compagnia – trasporto passeggeri o trasporto aereo – che avrebbe ripercussioni sull’occupazione. Air Belgium, da parte sua, non ha voluto fornire informazioni sulle implicazioni per i suoi dipendenti.

Air Belgium ha cessato le proprie attività di trasporto passeggeri per proprio conto nel 2023, affrontando notevoli perdite finanziarie. Uno stop che ha interessato circa 11.000 passeggeri, ancora in attesa di rimborso. Da allora, l’azienda, con sede a Mont-Saint-Guibert, che conta tra 400 e 500 dipendenti e dispone di quattro aerei, si è concentrata sulle attività di trasporto merci e sul noleggio dei suoi aerei ad altri vettori.

Si tratta dell’ennesimo esempio che richiede la creazione di un Fondo di garanzia per compensare i fallimenti delle compagnie e tutelare passeggeri e partner operativi, t.o. e adv. Un passo ormai improcrastinabile.

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