Atto finale per la compagnia aerea Air Belgium. Il 19 settembre la compagnia è stata messa in liquidazione coatta amministrativa dal Tribunale della Vallonia, che ha fissato anche un arco temporale massimo di 4 mesi entro il quale si potrà trovare un acquirente.
Circa due settimane fa era stata riportata anche dal nostro giornale la notizia di un possibile “crac” del vettore. Ora, per il sindacato professionale belga delle compagnie di viaggio (Edv), anche se il volume dei passeggeri francesi interessati appare modesto rispetto ai numeri di altre aerolinee, questo è comunque un nuovo esempio che impone l’urgenza di creare un Fondo di garanzia per compensare i fallimenti dei vettori e tutelare sia i passeggeri che i partner operativi (t.o. e adv).
Di fatto il provvedimento nei confronti di Air Belgium pone fine alla procedura di riorganizzazione giudiziaria (Prj) in cui si trovava da un anno e che aveva visto coinvolti complessivamente 11.000 passeggeri-clienti. Il tribunale belga ha così comunicato alla società che nei prossimi quattro mesi di tempo dovrà trasferire le proprie attività ad altri investitori, ammesso che ve ne siano.
Nel frattempo, con l’obiettivo di garantire la continuità delle sue attività, preservando il più possibile i posti di lavoro, Air Belgium ha annunciato di aver nominato un legale rappresentante con il compito di trasferire i beni ai potenziali acquirenti. A oggi l’azienda conta circa 500 dipendenti, una flotta di quattro aeromobili e varie attività combinate tra operazioni cargo e charter.