Air Europa costretta a fermare quattro Dreamliner

Air Europa costretta a fermare quattro Dreamliner
08 Novembre 16:10 2024 Stampa questo articolo

Air Europa tra luci e ombre, tra risarcimenti incassati e problemi agli aerei.

La compagnia è stata costretta a mettere a terra quasi un quinto della flotta Boeing 787 a lungo raggio. Come appreso da Preferente, il vettore soffre del mancato rispetto da parte di Rolls-Royce dei programmi di produzione e manutenzione dei motori, a causa di persistenti problemi nella catena di approvvigionamento, dovuti a limitazioni nella fornitura di materiali indispensabili come titanio e componenti elettronici.

Così, negli ultimi giorni Air Europa ha fermato quattro dei 25 Boeing 787 Dreamliner e a breve potrebbe essere obbligata a rivolgersi nuovamente a compagnie aeree terze per salvare le operazioni: Iberojet, Wamos Air, Plus Ultra e Privilege. Un servizio che ha un forte impatto economico sull’azienda.

Questo significa che Air Europa perde ingenti somme di denaro ogni volta che deve rivolgersi ad altre compagnie per salvare le operazioni, fatto già successo per destinazioni come New York, Punta Cana e L’Avana.

E IAG RISARCISCE AIR EUROPA CON 50 MILIONI

Intanto, Air Europa incassa 50 milioni dal Gruppo Iag, che aveva rinunciato al suo acquisto. Il compenso era incluso nell’accordo di acquisizione firmato nel febbraio 2023 con Globalia, prima della retromarcia del 1 agosto scorso, a causa degli ostacoli imposti dalla direzione generale della Concorrenza dell’Unione Europea.

È la seconda volta che Iag paga un risarcimento milionario agli Hidalgos: aveva già versato al proprietario di Air Europa un risarcimento complessivo di 75 milioni di euro per la sospensione del primo accordo di integrazione annunciato nel novembre 2019. La conferma del pagamento è stata ufficializzata nella relazione sui risultati del terzo trimestre del 2024, in base alla quale il Gruppo ha realizzato un utile netto di 1.435 milioni di euro, rispetto a 1.230 milioni dell’anno precedente. Nei primi nove mesi dell’anno la cifra ammonta a 2.340 milioni, rispetto ai 2.151 milioni del 2023.

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