Air Europa, Scaffidi: «Dalle adv il 90% delle prenotazioni»
Trade e traffico etnico sono state due ancore importanti durante tutto il periodo pandemico per Air Europa, ed ora che il mercato è ripartito con vigore la compagnia ringrazia le agenzie, «che ci ci hanno veramente aiutato e assistito – ribadisce Renato Scaffidi, general manager Italia – ricordando come, con numeri decisamente superiori al resto dei mercati europei, durante questi anni dalle adv italiane è arrivato quasi il 90% delle prenotazioni».
E ora nei primi cinque mesi del 2022 il mercato in generale mostra segni positivi, «con il fatturato che ha superato del 2% quello di pari periodo 2019, pur avendo attualmente solo il 50% delle frequenze attive», aggiunge il manager, nel primo incontro ufficiale con la stampa dopo quasi due anni e mezzo di pandemia.
Al momento il vettore conta su 28 voli alla settimana rispetto ai 56 consueti, «anche se da Milano cerchiamo di effettuare almeno una rotazione al giorno, e spesso anche due, con il Dreamliner, dunque aumentando la capacità, c’è molta richiesta», spiega Scaffidi.
Milano e Roma hanno ripreso con due frequenze giornaliere, contro le tre operate pre-pandemia. A mancare all’appello è ancora il Nord Est del Brasile, con Salvador, Recife e Fortaleza, che ripartiranno in inverno entro la fine dell’anno.
I numeri in miglioramento derivano, commenta il manager, da un mix tra buoni coefficienti di riempimento – che arrivano anche al 90% – e “vendite di qualità”, vale a dire con tariffe importanti, e a questo proposito anche la compagnia, come il resto dell’industria, ha subito e sta subendo gli effetti del caro carburante, su cui intervenire con i supplementi e che ha portato a un incremento del costo dei biglietti tra i 50 e i 100 euro.
Nessun intralcio sembrerebbe invece arrivare dall’altra emergenza che sta tenendo banco nel travel, la carenza di personale. «Air Europa non ha tagliato il personale durante la pandemia, e dunque non stiamo soffrendo. Certo, bisogna fare i conti con gli aeroporti, da dove molti si sono ricollocati in altri settori e che dunque stanno incontrando difficoltà a reperire nuove risorse».
NODO IBERIA. Nel futuro resta da sciogliere il nodo acquisizione. Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali ma sembrerebbe che lo Stato spagnolo abbia dato il via libera al prestito da 100 milioni di euro con cui Iag si appresterebbe a controllare il 20 per cento di Air Europa, «e potrebbe accadere che ci sia il passaggio a breve ma non c’è ancora nulla di ufficiale», conclude Renato Scaffidi.
La pandemia ha portato Air Europa a riflettere sulla qualità del prodotto e sull’organizzazione aziendale, in primis sulla flotta, composta oggi solo da Boeing, e che sarà implementata da 11 aeromobili, 4 Dreamliner 787 in arrivo entro fine giugno e altri 7 aeromobili di corto e medio raggio in arrivo da luglio a fine 2022. Il portfolio dovrebbe passare così da 40 a una cinquantina di velivoli.