Il Gruppo Air France-Klm chiude un 2020 da incubo con le perdite che hanno raggiunto i 7,1 miliardi di euro a causa della crisi legata al Covid. La holding franco-olandese ha perso due terzi dei suoi clienti (67,3%) rispetto al 2019 e il fatturato è crollato del 59%, fermo a 11,1 miliardi.
Ma le previsioni per il 2021 non confortano: Air France-Klm, infatti, ha stimato che il primo trimestre del 2021 sarà ancora “difficile e la ripresa resta molto limitata”. Le speranze risiedono soprattutto in aumento del traffico per il secondo e terzo trimestre, soprattutto se le vaccinazioni di massa inizieranno a sortire gli effetti desiderati. «Sono ordini di grandezza che ti fanno girare la testa», ha ammesso il ceo del gruppo, Frèdèric Gagey. I conti sotto stress del Gruppo starebbe spingendo il governo francese e quello olandese a ipotizzare un ulteriore tranche di aiuti di Stato per le due compagnie aeree, dopo che lo scorso anno il Gruppo aveva ricevuto un totale di quasi 11 miliardi di euro di supporto economico.
Solo nel quarto trimestre dello scorso anno, infatti, Air France-Klm ha registrato una perdita netta di 1 miliardo di euro, rispetto al profitto dello scorso anno di 155 milioni di euro. Il risultato operativo è stato negativo 1,13 miliardi di euro, rispetto al profitto di 94 milioni di euro un anno fa. I ricavi sono crollati del 64,3 per cento a 2,36 miliardi di euro dai 6,62 miliardi di euro dell’anno scorso.
Il ceo del Gruppo, Benjamin Smith, si conferma però ottimista: «Iniziamo il 2021 con la speranza che quest’anno vedrà una ripresa del traffico non appena la vaccinazione sarà distribuita su larga scala e le frontiere riapriranno nuovamente. I nostri clienti non vedono l’ora di poter viaggiare di nuovo e il loro attaccamento ad Air France, Klm e Transavia si è rafforzato durante questa crisi».