by Giorgio Maggi | 7 Giugno 2018 7:00
Dopo Lufthansa, adesso tocca ad Air France. Se solo pochi giorni fa il Gruppo tedesco confermava la sua volontà di sviluppare sul mercato italiano l’Ndc[1] («Parliamo con tutti, dopo Welcome arriveranno altri accordi di connessione diretta ai nostri sistemi», dichiarò Steffen Weinstok), ora è la volta del Gruppo franco-olandese di sottolineare come il futuro dei rapporti tra compagnie aeree e distribuzione vada anche in questa direzione. «Al momento stiamo discutendo con le agenzie, il mercato è interessato a questa soluzione che risulta vincente per tutte le parti coinvolte», dice Nadia Azale, sales manager Italy, Malta, Albania di Air France-Klm, durante l’incontro milanese di un roadshow (le altre tappe: Roma, Venezia, Napoli e Firenze) pensato per illustrare le mosse del vettore dopo l’ondata di scioperi delle scorse settimane.
Ma la risposta successiva fa capire che la direzione è ormai presa. «Stiamo parlando con tutti i key player italiani (tour operator e network, quindi), ma per adesso non possiamo dire nulla di più preciso. Quando gli accordi saranno fatti, lo comunicheremo». Spazio dunque anche nello Stivale al nuovo protocollo di Iata, dopo che negli scorsi mesi è entrato in vigore una fee di 11 euro per i biglietti emessi via gds[2]. «In Francia abbiamo già concluso accordi con tutti i principi network e tmc», aggiunge la manager. Ma non è tutto in tema di distribuzione, perché dallo scorso gennaio il Gruppo franco-olandese ha introdotto sui sistemi le branded fare, «peraltro ancora poco utilizzate dal mercato italiano».
Intanto, dopo l’ondata di scioperi che tra febbraio e i primi dieci giorni di maggio ha comportato la cancellazione del 20-30% dei voli, la situazione è tornata alla regolarità. «Abbiamo deciso di non conteggiare i giorni dello sciopero dal computo delle commissioni per gli agenti, scusandoci personalmente con quanti sono rimasti coinvolti dalle cancellazioni». Tra le novità di prodotto per la summer, alcune iniziative per la clientela corporate tra cui i parcheggi in aeroporto e il transfer in limousine per chi viaggia nelle classi premium, e il restyling del programma fedeltà Flying Blue.
Sul fronte del network, aumenterà dell’8% l’offerta estiva sul mercato italiano, con un +15% su Milano e un +27% su Genova. Al via anche i tre nuovi collegamenti su Parigi: trisettimanale da Catania, giornaliero su Cagliari e cinque volte alla settimana su Bari (fino al 2 settembre, poi con meno frequenze). «Abbiamo spiegato anche la novità Joon (dallo scorso marzo collega Roma Fiumicino a Parigi con sette voli giornalieri e Napoli a Parigi due volte al giorno), una compagnia che non è una low cost e che offre gli stessi servizi di Air France». Unica differenza, i costi operativi inferiori grazie ai contratti meno pesanti per il personale di cabina (ma non per i piloti).
Sul fronte dell’assetto manageriale della compagnia francese, dopo che Jean-Marc Janaillac è stato costretto a dimettersi[3] dalla carica di amministratore delegato a seguito della bocciatura da parte dei dipendenti dell’accordo salariale che era stato proposto, la priorità è la nomina di un nuovo ceo dopo l’estate. Solo in quel momento potranno prendere il via anche le discussioni su un ingresso nel capitale sociale di AccorHotels, che sarebbe interessato a rilevare il 14,3% detenuto dallo Stato francese nella compagnia aerea franco-olandese.
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