Air Italy, i sindacati chiedono la proroga della cassa integrazione
Mantenimento delle licenze e proroga della cassa integrazione. Sono questi i temi messi al centro nel tavolo di confronto avvenuto tra i capigruppo del Consiglio della Regione Sardegna, tra cui il presidente Michele Pais, e una delegazione di rappresentati dei sindacati sulla vicenda Air Italy.
La vertenza ai danni della compagnia aerea riguarda in tutto circa 1.500 lavoratori, di cui oltre 600 sardi e che a giugno non avranno più la cassa integrazione. Non solo, rischiano di perdere anche le certificazioni tecniche necessarie per poter essere reinseriti nei cicli produttivi non appena il settore aereo si riprenderà dalla crisi emersa con l’emergenza sanitaria in atto.
“Le istituzioni sarde stanno facendo tutto il possibile per salvaguardare i lavoratori e le professionalità della compagnia aerea Air Italy in liquidazione. È necessario però un intervento immediato da parte del governo nazionale”, fanno sapere i sindacati, equiparando in sostanza i dipendenti Air Italy a quelli di Alitalia.
Nel frattempo, i lavoratori Air Italy sono scesi in piazza davanti al palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. La richiesta principale riguarda appunto la cassa integrazione in scadenza il 30 giugno. «Senza la proroga dal 1° luglio scattanno i licenziamenti – ha ricordato Marco Bardini di Anpav – Chiediamo che ci siano riconosciuti gli stessi diritti di tutti gli altri lavoratori a cui sono stati concessi ammortizzatori per 24 e 36 mesi. A noi solo 10».