La vicenda di Air Italy si prepara a raggiungere il peggiore degli scenari, almeno per i dipendenti: il licenziamento collettivo.
I liquidatori di Air Italy, Enrico Laghi e Franco Lagro, avrebbero infatti annunciato l’invio delle lettere di licenziamento ai 1.450 dipendenti della compagnia aerea. Lettere che partiranno nei prossimi giorni.
Nella mattina del 14 febbraio c’è stato il primo colloquio telefonico tra i commissari liquidatori e i dirigenti riuniti a Olbia e Malpensa. Nel contempo, la compagnia ha inviato uno scarno comunicato: “I liquidatori hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa”.
Mentre il governo e la Regione Sardegna cercano di mediare, quindi, i commissari stanno accelerando le fasi delle liquidazione. Per i dipendenti non sarebbe previsto alcun tipo di ammortizzatore sociale – niente cassa integrazione – ma solo la Naspi (indennità mensile di disoccupazione).
“Verranno prese in considerazione tutte le possibilità di cessione di rami d’azienda – conclude invece il comunicato di Air Italy – che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro”.
LA SFERZATA DELL’ENAC. Intanto l’Enac ha chiesto ad Air Italy di fornire ai passeggeri in possesso di biglietti emessi dal vettore,” informazioni chiare, puntuali e gratuite sulle procedure da seguire per i rimborsi e le altre tutele previste dal Regolamento Comunitario numero 261 del 2004″.
In una nota stampa, infatti, l’Ente dichiara di aver ricevuto varie segnalazioni da alcuni passeggeri, “sia sulle difficoltà ad avere informazioni precise da Air Italy, sia sul costo del numero telefonico messo a disposizione dalla compagnia”.
SINDACATI. Sulla situazione del trasporto aereo, arriva la dichiarazione congiunta di Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ta: “Occorre affrontare subito l’emergenza del settore, dotarlo dei necessari ammortizzatori sociali, trovare soluzioni alle crisi aziendali a partire da Air Italy, Ernest Airlines e Alitalia, regolare il mercato e fare sistema per salvare questa parte rilevante dell’economia italiana. Non c’è più tempo, già dalle prossime settimane molti lavoratori verranno licenziati. La politica svolga il proprio ruolo”.
La nota dei sindacati evidenzia che “lo stop delle attività di Air Italy e di Ernest Airlines è inaccettabile e purtroppo è solo l’inizio del tracollo. Nonostante la situazione gravissima, ancora non ci è giunta una convocazione urgente dai ministri De Micheli, Patuanelli e Catalfo. Sono mesi che, inascoltati, stiamo lanciando l’allarme sullo stato di abbandono in cui riversa il trasporto aereo, giunto ormai a un livello di emergenza tale da essere sull’orlo della incontrollabilità.
Si tratta di un comparto, sottolineano, “strategico per la mobilità e il turismo in arrivo, rappresenta una percentuale importante di Pil e dà occupazione a decine di migliaia di lavoratori in tutta italia, ma Governo e Ministri non sembrano dare la dovuta rilevanza politica a tutto questo. È urgentissima una convocazione interministeriale ai massimi livelli e chiediamo che anche il presidente del Consiglio Conte si attivi, visto il silenzio dei suoi Ministri”.