Non è la prima volta che accade. Di fronte allo stato di crisi di altri vettori, Ryanair ha avanzato più volte in passato le proprie proposte di salvataggio (almeno) delle rotte. Adesso è il turno di Air Italy, e in un incontro pubblico a Milano previsto in queste ore, David O’Brien e Chiara Ravara, rispettivamente chief commercial officer e head of sales&marketing della compagnia, annunceranno cosa bolle in pentola per la low cost irlandese.
Intanto, però, c’è sempre più forte irritazione all’interno del governo sul dossier. Al termine di un incontro convocato dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli con i liquidatori della società, Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro, la sottosegretaria allo sviluppo economico, Alessandra Todde, e il presidente di Enac, Nicola Zaccheo, una nota del Mit ha spiegato il disappunto dell’esecutivo “per le modalità di gestione della vicenda e il mancato coinvolgimento delle istituzioni”.
“Oggi – prosegue la nota del ministero – ai rappresentanti dell’azienda è stata avanzata la richiesta di esplorare percorsi alternativi alla liquidazione in bonis in grado di garantire le maggiori tutele possibili ai lavoratori, oltre alla continuità dei voli”.
Nel corso dell’incontro, inoltre, “sono state formulate proposte volte a evitare ulteriori difficoltà ai passeggeri e in particolar modo al traffico aereo sulla Sardegna, considerate anche le vigenti garanzie di continuità territoriale. Obiettivo prioritario del governo è la tutela dell’occupazione, motivo per cui la prossima settimana è stato fissato un nuovo incontro con i liquidatori, i sindacati e i rappresentanti delle due regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia, per un ulteriore approfondimento delle proposte oggi avanzate”.
Sul dossier è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli: «Ho sentito il ministro De Micheli che sta trovando soluzioni per posticipare e prolungare il piú possibile l’operatività della compagnia. Qualche segnale c’era ma non ci aspettavamo una messa in liquidazione da un giorno all’altro. C’é stata una prima interlocuzione con il ministro, anche per cercare di trovare una soluzione. Bisogna garantire il collegamento con la Sardegna e poi c’é il tema occupazionale da salvaguardare».