by Giorgio Maggi | 20 Maggio 2019 6:37
Più voli dalla Francia e miglioramenti su puntualità e servizio. A distanza di un anno e mezzo dalla firma della partnership strategica con Air Austral (il vettore di La Réunion detiene il 49% del capitale di quello basato ad Antananarivo), Air Madagascar compie un ulteriore passo verso l’obiettivo di diventare un player di riferimento per i collegamenti tra Francia e Oceano Indiano. «Sono stati mesi di grandi trasformazioni dove abbiamo lavorato su schedule, performance e standard di qualità», racconta Gilles Talec, direttore generale aggiunto del vettore, al timone da 18 mesi.
«Un primo risultato sarà il potenziamento dello schedule estivo durante il picco dell’alta stagione. I voli per Antananarivo arriveranno a essere sette da Parigi Charles de Gaulle e uno da Marsiglia, tutti effettuati con un Airbus A340-300 configurato con 224 posti in Economy Class, 21 in Premium Economy e 30 in Business», aggiunge Talec.
Ma le sfide più difficili, sottolinea il manager, devono ancora arrivare, tanto che il raggiungimento del break even è previsto il mese di ottobre 2020. Per poi dedicarsi a «sette anni in cui arriverà il momento della crescita vera e propria, con il lancio anche di nuove destinazioni». E dal 2023 si potrà procedere a rinnovare la flotta di medio e lungo raggio: le discussioni sono già aperte con i principali costruttori, ma una strada potrebbe essere quella di ritirare i Boeing 787 attualmente utilizzati da Air Austral.
«Già adesso, però, i codeshare tra le due compagnie rendono possibile la vendita di itinerari combinati da Parigi tra il Paese malgascio, La Réunion e Mayotte. In questo modo, diventa possibile costruire pacchetti leisure di un una o due settimane tra più destinazioni turistiche. L’obiettivo sarà di arrivare a costruire un vero e proprio network perfettamente integrato con quattro hub: Parigi, Marsiglia, La Réunion e Mayotte».
In questo disegno rientra anche l’evoluzione del memorandum of understanding siglato lo scorso gennaio tra la stessa Air Austral, Air Madagascar e Kenya Airways, con l’obiettivo di sviluppare i collegamenti tra le le due isole e il continente africano.
Per quanto riguarda l’Italia, Air Madagascar è rappresentata da Global Gsa. «Si tratta di un mercato chiave per noi, il secondo per importanza dopo la Francia. Ci sono ottime opportunità di crescita, a cominciare dalla maggiore capacità che abbiamo inserito nel network estivo e di cui beneficeranno anche i passeggeri provenienti dalla penisola».
Le coincidenze con i voli in partenza da Parigi, grazie agli accordi di avvicinamento siglati con Air France (e tra poco anche con Alitalia), sono infatti assicurate dai principali aeroporti tricolori.
«Ad agenzie di viaggi e tour operator rilasciamo tariffe per i gruppi, minimo 10 persone. Tariffe scontate sono anche applicate sulle tratte domestiche (operate da Tsaradia di proprietà al 100% di Air Madagascar) ai passeggeri che effettuano il lungo raggio con Air Madagascar», conclude Manlio Olivero, presidente di Global Gsa.
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