Airbnb alla conquista della Cina con Aibiying
Il nuovo obiettivo di Airbnb è la Cina. La piattaforma che sta rivoluzionando la ricettività turistica mondiale intende investire e triplicare il personale per lo sviluppo di Aibiying, letteralmente “accogliersi con amore”. I dipententi, fa sapere l’azienda, arriverranno a quota 180 entro fine anno.
La sfida, per il colosso fondato da Brian Chesky, è sicuramente stimolante: sarebbe una delle pochissime startup americane a riuscire nell’impresa di penetrare in questo mercato senza subire restrizioni governative.
Airbnb è presente in Cina dal 2014, dove finora ha proceduto con molta cautela: ad oggi l’applicazione contiene circa 80mila alloggi, a fronte di una domanda che sarebbe di quasi 5,5 milioni di cinesi che hanno già utilizzato la piattaforma nel mondo.
Il business è di quelli allettanti. A livello globale, i viaggiatori del gigante asiatico hanno speso nel 2015 oltre 465 milioni di euro, di cui un buon 40% per sistemazioni alberghiere o extra-alberghiere. Partendo da questi dati, i vertici di Airbnb ipotizzano una crescita esponenziale della domanda di ricettività extra-alberghiera, non appena sarà possibile ampliare la gamma di offerte sul territorio cinese.