Airbnb cambia pelle: più flessibilità e soggiorni lunghi

Airbnb cambia pelle: più flessibilità e soggiorni lunghi
25 Maggio 15:28 2021 Stampa questo articolo

Una mossa che era ormai nell’aria da qualche settimana: Airbnb riparte con nuova fiducia nel suo modello di business, ma aprendosi a una serie di innovazioni e strumenti tecnologici utili a intercettare e soddisfare il turista post Covid. In prima battuta, ovviamente, c’è la ormai indispensabile flessibilità.

“Sono flessibile” infatti è come si chiama una delle maxi funzionalità del sistema di prenotazione, sia su web sia su app, che permetterà di prenotare per date, appartamenti e destinazioni. Lo strumento “Date flessibili” prevede la possibilità di effettuare la ricerca senza date fisse: un weekend, una settimana di vacanza o anche un mese di soggiorno.

Il “Flexible Matching” invece  offre maggiori risultati nella ricerca di un alloggio, mostrando anche case che non rientrerebbero nei filtri impostati e nei parametri di ricerca.  Il tool “Destinazioni Flessibili” è un nuovo modo di pianificare i viaggi quando la scelta dell’alloggio in cui si soggiornerà è più importante della destinazione.

IL MANTRA DELLA FLESSIBILITÀ. «Grazie alle vaccinazioni la situazione sta migliorando – ricorda Chesky annunciando le novità – Stiamo per assistere al più grande rimbalzo del secolo nel settore dei viaggi, ma sarà diverso da prima: le persone chiederanno più flessibilità».

“I nuovi filtri si adatteranno alla stagione o alla posizione dell’utente e permetteranno alle persone di cercare case vicino ai loro punti di interesse, come i parchi nazionali, o con caratteristiche specifiche, come la vista sull’oceano o con un camino”, sottolineano da Airbnb durante la presentazione ufficiale affidata al ceo, Brian Chesky in collegamento da San Francisco con la stampa di mezzo mondo.

La piattaforma, quotata in borsa dallo scorso dicembre, ha presentato circa 100 novità per i guest e gli host che rispondono ormai alle esigenze del turista del 2021: una persona in cerca di leisure, relax e avventure, ma anche un lavoratore agile che ormai ha imparato a essere sempre meno vincolato a orari e luoghi nell’esercizio delle sue attività. Tra le altre novità per i guest, inoltre, c’è un sistema di prenotazione più rapido, un manuale di benvenuto online pre check-in e l’aggiornamento delle policy di cancellazione perché risultino più chiare sia per i guest che per gli host.

GLI STRUMENTI PER GLI HOST. «Le persone non si limitano a viaggiare con Airbnb ormai, ma vivono dentro Airbnb – ha detto Chesky – Sono convinto, inoltre, che la ripresa sia ormai dietro l’angolo. Per questo sarà anche più facile diventare host, con un processo di iscrizione intuitivo e rapido in soli 10 dieci passaggi».

Il colosso di San Francisco ha infatti predisposto numerose novità anche per gli host. Tra queste, viene introdotto il pulsante “Oggi”, una schermata nuova che permette di gestire con più facilità le prenotazioni e le attività della giornata; viene rinnovato il sistema di messaggistica– più veloce e con un sistema di risposte personalizzate per rispondere con un “tap” alle domande più frequenti. I superhost, inoltre, avranno un contatto prioritario con il supporto di Airbnb (dal prossimo 15 dicembre), che triplica il numero di lingue.

IL TURISTA DEL FUTURO. Il nuovo paradigma del turismo sostenuto da Airbnb poggia le basi proprio sul Report Travel & Living, presentato sempre nella conferenza stampa globale. La piattaforma proprio nel primo trimestre 2021 ha sperimentato un aumento del 5% (anno su anno) del fatturato pari a 886,9 milioni di dollari, superando già il periodo gennaio-marzo 2019, nonostante abbia anche registrato una perdita di 1,17 miliardi di dollari. In Nordamerica, inoltre, il valore lordo delle prenotazioni è aumentato del 52% mentre la media giornaliera delle tariffe è crescita del 25%.

Le tendenze di viaggio, poi, si fanno ancora più chiare: raddoppiano i soggiorni lunghi da più di 28 notti nel primo quadrimestre dell’anno rispetto al 2019 (dal 14% al 24% del 2021– con l’Italia che  sfiora il 29%  per il long stay). Come prevedibile, poi, cresce anche il turismo in località rurali e di campagna – dal 10% delle prenotazioni nel 2015 al 22% nel 2021 –e in Italia questo settore è passato dal 21% di due anni fa fino al 37% degli ultim quattro mesi.

Ma cambia più di tutti anche l’utente tipo, l’identikit stilato da Airbnb infatti identifica un nuovo target: la famiglia che alloggia in piccole località. Le prenotazioni da cinque persone in su sono aumentate, infatti, dal 35% (2019) al 54% nel 2021 (dal 33 al 53%, in Italia).

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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