Airbnb pronta al salto: “Saremo l’Amazon dei viaggi”

Airbnb pronta al salto: “Saremo l’Amazon dei viaggi”
14 Febbraio 10:56 2025 Stampa questo articolo

«Non lanceremo altre app o altri brand. Avremo una app, un brand: Airbnb. E vogliamo che Airbnb, così come Amazon, sia un posto dove andare per tutti i tuoi viaggi e le tue esigenze di vita. Dato che un posto dove stare è solo davvero, francamente, una piccola parte dell’intera equazione». Il cofondatore e amministratore delegato, Brian Chesky, ha le idee chiare: Airbnb vuole diventare l’Amazon dei viaggi.

L’OUTLOOK

Le previsioni di Airbnb per il primo trimestre del 2025 si sono rivelate lievemente al di sotto delle aspettative di Wall Street, ma la piattaforma per gli affitti brevi continuerà a investire per mantenere la crescita avuta nel 2024. La società prevede ricavi tra i 2,23 miliardi e i 2,27 miliardi di dollari nei primi tre mesi del 2025, contro i 2,29 miliardi del consensus, ma in rialzo del 4%-6% rispetto a un anno prima, con una crescita «relativamente stabile» nel numero di pernottamenti prenotati. L’Ebitda adjusted e il margine Ebitda adjusted sono previsti in calo rispetto al primo trimestre del 2024, ma il margine Ebitda adjusted annuale sarà di «almeno il 34,5%», nonostante i continui investimenti della società, «in modo da mantenere la nostra solida profittabilità senza compromettere le iniziative per la nostra crescita», si legge nella lettera agli azionisti. Il management ha comunicato un piano d’investimento tra i 200 e i 250 milioni di dollari “per lanciare e far crescere nuovi business che saranno introdotti nel corso dell’anno”, intorno a maggio. L’azienda sta investendo in mercati al di fuori delle sue cinque regioni principali, che sono gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito, l’Australia e la Francia, con l’obiettivo di incentivare i viaggi nazionali e con gli Stati confinanti in Asia e America Latina, dove la crescita dei pernottamenti prenotati è stata il doppio più veloce che nei mercati più ‘saturi’, nel quarto trimestre.

PASSATA L’INCERTEZZA, SI CONTINUA A VIAGGIARE

“Nel 2024, abbiamo superato la crescita dell’industria dei viaggi e, nel 2025, puntiamo ad approfittare di questo slancio”, è stato il commento di Airbnb nella lettera agli azionisti. La domanda di viaggi, dopo il boom successivo alla fine della pandemia di coronavirus, si è ora stabilizzata, ma rimane solida. I consumatori, in parte frenati dall’inflazione, hanno iniziato a rinunciare ad alcune notti fuori, mostrando poi un po’ di esitazione intorno alle elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre. Ma sono poi tornati a viaggiare.

«Queste persone, titubanti nel fare le loro prenotazioni per il futuro, in estate, sono tornate da noi in autunno e hanno fatto quelle prenotazioni», ha commentato la chief financial officer, Ellie Mertz, durante la call successiva alla trimestrale, secondo quanto riportato da MarketWatch. «Abbiamo certamente visto che, passata l’iniziale incertezza verso le elezioni, il consumatore, e in particolare il consumatore del Nordamerica, è stato continuo e, in particolare, è stato continuo nel contemplare viaggi futuri», ha aggiunto. Ieri, dopo la pubblicazione dei conti, il titolo cresceva del 14% nell’after-hours; alla chiusura di ieri, il titolo risultava in calo del 10,6% negli ultimi dodici mesi (aggiornamento di Borsa: la seduta di venerdì 14 febbraio, quella successiva ai conti, è stata poi la migliore nella storia della società, con un rialzo del titolo del 14,45% a 161,42 dollari).

CRESCITA TRIMESTRALE E ANNUALE

I risultati del quarto trimestre hanno battuto le attese, con ricavi in rialzo del 12% rispetto a un anno prima a 2,48 miliardi di dollari, con un utile di 461 milioni (+19%), o 73 centesimi per azione, contro la perdita di 349 milioni, o 55 centesimi per azione, di un anno prima. L’Ebitda adjusted è cresciuto del 31% a 765 milioni, il flusso di cassa disponibile si è attestato a 458 milioni, con un margine del 18%.  Il Gross booking value, ovvero il totale di pagamenti processati dalla piattaforma (compresi il costo dei servizi, i costi per le pulizie, il pagamento dell’host, escludendo le cancellazioni), è stato di 17,6 miliardi di dollari. Gli analisti di FactSet prevedevano un utile di 58 centesimi su ricavi di 2,42 miliardi e un gross bookings di 17,24 miliardi.

Anche i ricavi per l’intero anno sono cresciuti del 12%, a 11,1 miliardi di dollari, con un utile in rialzo del 24% a 2,6 miliardi. L’Ebitda adjusted è cresciuto del 36% a 4 miliardi, il flusso di cassa disponibile registrato è stato di 4,5 miliardi, con un margine del 40%. Il Gross booking value è cresciuto nell’anno del 12% a 81,8 miliardi.

IL FUTURO

Nel frattempo, Airbnb ha lavorato al miglioramento dell’infrastruttura tech, per cercare di rendere più facile, per i viaggiatori, trovare i posti dove pernottare e per offrire maggiore assistenza agli host. Airbnb ha ampliato la propria presenza a livello internazionale e sta cercando di fare concorrenza agli hotel con opzioni di vacanza più flessibili.

Chesky ha poi detto che l’azienda vuole iniziare a usare l’intelligenza artificiale nei servizi di pianificazione dei viaggi, a partire dal servizio clienti, da rendere poi, con l’integrazione nella ricerca di Airbnb, una sorta di concierge.

 

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Patrizio Cairoli
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