Dal 2025 saranno rimossi gli annunci sprovvisti di Cin. Airbnb annuncia novità a partire da gennaio e approva la normativa sul codice identificativo nazionale per regolamentare gli affitti brevi in Italia, accogliendo con favore il nuovo sistema di registrazione delle strutture turistico-ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica.
La piattaforma ha perciò informato tutti gli host italiani circa l’obbligo di registrazione presso il ministero del Turismo, che ha posticipato a gennaio la scadenza. Per supportare gli host con gli adempimenti, Airbnb ha attivato una linea di assistenza dedicata in collaborazione con l’associazione Altroconsumo, con notifiche regolari e promemoria tramite l’applicazione, e ha lanciato una campagna per offrire linee guida e risorse aggiuntive.
«Il Cin – ha sottolineato Valentina Reino, head of public policy di Airbnb Italia – è una soluzione semplificata e più fruibile per gli host rispetto alle normative locali frammentate e consentirà alle autorità di avere maggiore trasparenza sulle dimensioni dell’ospitalità in casa nelle diverse aree geografiche. Siamo lieti di continuare a collaborare con il Mitur in questa fase di transizione dai codici regionali al codice identificativo nazionale, con l’obiettivo comune di un’implementazione agevole a beneficio degli host, delle città e del Paese».
La grande maggioranza degli host italiani sulla piattaforma è composta da famiglie comuni che utilizzano Airbnb per generare un reddito supplementare, con un guadagno medio annuo di circa 4.000 euro nel 2023. Due terzi (67%) degli host afferma che ospitare su Airbnb li aiuta a sostenere il crescente costo della vita e tre quarti (76%) che la locazione non è la loro occupazione principale.
All’inizio di quest’anno Airbnb ha introdotto nuovi strumenti per gli host, che consentono di trattenere le tasse automaticamente e versarle direttamente all’Agenzia delle Entrate. Airbnb collabora inoltre con diverse città per la tassa di soggiorno e con le regioni che desiderano incentivare il turismo per aiutare a distribuire più equamente i benefici dei viaggi in tutto il Paese.