Airbus ricatta Trump: «Dazi? Non avrete aerei»
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Effetto Trump anche su Airbus? Il ceo Guillaume Faury si cautela: «Potremmo dare la priorità alle consegne dei clienti non statunitensi, qualora i dazi di Trump ostacolassero il commercio», avverte Faury in un’intervista rilasciata alla Cnbc, in cui esamina anche i risultati dell’anno finanziario: aumento del 6% del fatturato annuo, ma un calo dell’8% dell’utile operativo rettificato, 766 aeromobili consegnati, ma l’obiettivo del 2025 è salire a 820.
Fatto sta che, numeri a parte, ora i pensieri di Airbus sono assorbiti dal tema dazi. E il tempo stringe, considerando che le tariffe sono già state aumentate per la Cina. «Abbiamo una grande richiesta dal resto del mondo – ribadisce Faury. – Quindi se dovessimo affrontare difficoltà significative perle consegne negli Stati Uniti, potremmo anche adattarci anticipandole ad altri clienti che sono molto ansiosi di ricevere aerei». A buon intenditore (la Casa Bianca) poche parole. Tra i vettori clienti del colosso europeo American Airlines, Delta, United e JetBlue.
I dettagli del provvedimento annunciato da Trump restano ancora incerti. «Quelle tariffe incombono e non sappiamo quali saranno, se e quando arriveranno e quale impatto avranno», ammette Faury, sottolineando che negli ultimi anni Airbus ha preso iniziative non solo per acquistare maggiori quantitativi di aeromobili ed elicotteri dagli Stati Uniti e venderli negli Usa, ma anche per basare parte della sua produzione a livello locale. Per esempio, un grande sito di produzione a Mobile, in Alabama, e due linee di assemblaggio finale per i jet della famiglia A220 e A320 dell’azienda, con un’altra linea statunitense in costruzione per costruire gli A320 e Az21 per il mercato interno.
Infine, l’appello, destinatario Donald Trump: «In questo settore le tariffe danneggerebbero entrambe le parti. Quindi spero, e credo, che non influenzeranno più di tanto il comparto».
AIRBUS, ALMANACCO 2024
Ricavi a 69,2 miliardi di euro (+6% rispetto ai 65,4 del 2023) e 766 aeromobili commerciali consegnati (735 nel 2023). Ecco due dei pilastri di Airbus – alle prese con la “rinascita” di Boeing – che ha comunicato i risultati finanziari consolidati per l’intero anno fiscale (fy) 2024, fornendo indicazioni per il 2025, con l’obiettivo di consegnare 820 aeromobili.
«Abbiamo ottenuto un forte apporto di ordini in tutte le attività nel 2024, con un book-to-bill ben al di sopra di 1, confermando la solida domanda per i nostri prodotti e servizi – sottolinea Faury – Abbiamo rispettato le nostre indicazioni per il 2024 in quello che è stato un anno di prova per Airbus. Abbiamo riconcentrato i nostri sforzi sulle priorità chiave, in particolare l’aumento della produzione e la trasformazione di Difesa e Spazio. Continuiamo a perseguire una crescita redditizia e la nostra ambizione di decarbonizzazione. I risultati e il livello di fiducia che abbiamo nelle nostre prestazioni future supportano la nostra proposta di un dividendo aumentato».
Gli ordini lordi di aeromobili commerciali sono stati pari a 878 (2.319 nel 2023) con ordini netti di 826 dopo le cancellazioni (2023: 2.094 aeromobili). Il portafoglio ordini ammontava a 8.658 aeromobili commerciali alla fine di dicembre 2024. Airbus Helicopters ha registrato 450 ordini netti (2023: 393 unità), con un rapporto book-to-bill superiore a 1 sia in unità che in valore, evidenziando una forte domanda per le piattaforme della Divisione.
Buona entrata anche di ordini per i servizi di elicotteri. L’entrata di ordini di Airbus Defence and Space in valore è aumentata a un record di 16,7 miliardi di euro (2023: 15,7 miliardi di euro), corrispondente a un rapporto book-to-bill di circa 1,4. Gli ordini del quarto trimestre includevano 25 aerei militari Eurofighter aggiuntivi per la Spagna.
L’acquisizione ordini consolidata in valore è diminuita a 103,5 miliardi di euro (nel 2023 186,5 miliardi di euro) con un portafoglio ordini consolidato valutato a 629 miliardi di euro alla fine del 2024 (fine anno 2023: 554 miliardi di euro). L’aumento del valore del backlog consolidato riflette principalmente il book-to-bill aziendale superiore a 1 e il rafforzamento del dollaro statunitense.
I ricavi di Airbus Helicopters sono aumentati dell’8% a 7,9 miliardi di euro, riflettendo maggiori consegne di 361 unità (2023: 346), una solida performance nei programmi e una crescita nei servizi. I ricavi di Airbus Defence and Space sono aumentati del 5% anno su anno a 12,1 miliardi di euro, trainati principalmente dal business Air Power. Sono stati consegnati sette aerei da trasporto militari A400M (2023: 8 velivoli), incluso il primo per il Kazakistan
Il programma della famiglia A320 continua ad aumentare verso un tasso di 75 aeromobili al mese nel 2027. La società sta ora stabilizzando la produzione mensile dell’A330 a un tasso di circa 4. Sfide specifiche della catena di fornitura, in particolare con Spirit AeroSystems, stanno attualmente esercitando pressione sull’aumento dell’A350 e dell’A220. Per l’A350, la società continua a puntare a un tasso di 12 nel 2028 e sta adeguando l’entrata in servizio della variante cargo dell’A350, che è ora prevista per il secondo semestre del 2027. Per l’A220, la società continua a puntare a un tasso di produzione mensile di 14 aeromobili nel 2026.
Il flusso di cassa libero consolidato prima del finanziamento alla clientela è stato di 4.463 milioni di euro (4.532 milioni nel 2023), riflettendo la solida performance di tutte le attività. Il flusso di cassa libero consolidato è stato pari a 4.461 milioni di euro (2023: 4.096 milioni). La posizione di cassa lorda si è attestata a 26,9 miliardi di euro a fine dicembre 2024 (fine anno 2023: 25,3 miliardi di euro), con una posizione di cassa netta consolidata di 11,8 miliardi di euro (fine anno 2023: 10,7 miliardi di euro).