La sorpresa del 2020 di Airbus non è aver chiuso l’anno in perdita – bilancio che accomuna l’intero settore trasporti e turismo – ma di aver perso meno rispetto al 2019. Lo scorso anno, infatti, il colosso europeo ha registrato una perdita netta di 1,13 miliardi di euro e ha visto il suo fatturato diminuire del 29%, a 49,9 miliardi di euro. Ma nel 2019 le perdite del Gruppo avevano raggiunto ben 1,32 miliardi, a causa del patteggiamento (pagato 3,6 miliardi di euro, ndr) accordato con Usa, Francia e Gran Bretagna per chiudere un caso di corruzione.
Secondo la nota di Airbus, i risultati dello scorso anno riflettono un “mercato difficile che impatta l’attività degli aerei commerciali”, infatti nel 2020 sono stati consegnati 566 aeromobili, un terzo in meno rispetto all’anno precedente. Ma il segnale che più fa riflettere per l’intero settore è quello che vede Airbus non aspettarsi un rimbalzo immediato. In tutto il 2021, infatti, la società prevede di consegnare lo stesso numero di aerei dello scorso anno.
Nonostante le difficoltà e le poche consegne, Airbus è comunque riuscita a generare un utile operativo rettificato di 1,7 miliardi di euro, con la previsione di arrivare a due miliardi nel 2021. Le perdite, invece, sono il risultato di alcune operazioni: Airbus ha accantonato 1,2 miliardi per finanziare il suo piano di ristrutturazione e ha registrato 385 milioni di costi relativi alla fine del programma di velivoli A380, e 480 milioni per rivalutazioni contabili, sottolinea Il Sole 24 Ore.
Dato il contesto economico globale, infine, non sarà proposto alcun dividendo per gli azionisti nel 2020. L’amministratore delegato di Airbus, Guillaume Faury, ha sottolineato che «molte incertezze rimangono per il nostro settore nel 2021, poiché la pandemia continua ad avere un impatto sulle vite, le economie e le società. Abbiamo pubblicato una guida per fornire una certa visibilità in un ambiente volatile. Nel lungo termine, la nostra ambizione è quella di guidare lo sviluppo di un’industria aerospaziale globale sostenibile».