Si stringono ancora di più i rapporti tra la Cina e Airbus. Durante la recente visita dell’esecutivo guidato da Emmanuel Macron nel gigante asiatico, l’azienda di Tolosa ha siglato un memorandum d’intesa con la commissione del governo cinese che si occupa di sviluppo e riforme per «rafforzare la partnership industriale per quanto riguarda lo stabilimento di Tianjin (dove già opera da tempo, ndr) in materia di innovazione tecnologica e capacità ingegneristiche».
L’obiettivo? Aumentare la produzione nell’impianto, dopo che già nel 2017 l’ammontare totale della cooperazione tra Airbus e l’industria cinese ha toccato circa 600 milioni di dollari. «Questa cooperazione industriale, e il suo continuo successo, rappresentano un esempio di partnership vincente anche tra la Cina e l’Europa. Per questo siamo contenti di poter accrescere ancora di più i nostri rapporti», ha detto durante la firma dell’accordo il coo e presidente di Airbus, Fabrice Brégier.
In questo modo, nello stabilimento cinese si produrranno fino a sei aeromobili A320 al mese entro il 2020, più o meno il doppio di quanto avviene attualmente.
Infine, Reuters aveva rivelato la disponibilità francese ad affidare ai cinesi un ruolo importante nella produzione degli A380, a patto però di ricevere qualche ordine dell’aeromobile. Ordine che, a quanto pare, per il momento non è arrivato, né per gli A380, né per gli A350, altra tipologia di aeromobile che potrebbe interessare i vettori asiatici.