Disabili, vademecum per chi viaggia in aereo: cosa fare e cosa sapere
Dopo l’altolà a Ryanair del Consiglio di Stato – che ha respinto il ricorso presentato dal vettore contro la sentenza del Tar del Lazio ribadendo il divieto di costi extra sugli aerei per i posti degli accompagnatori di minori e disabili – il tema dei diritti dei passeggeri con bisogni speciali è diventato quanto mai attuale. Anche se Ryanair ha comunque voluto precisare di non aver mai applicato tariffe per i minori di 12 anni.
Per questo AirHelp, società che si occupa di assistenza passeggeri e risarcimenti aerei, si è attivata per richiamare l’attenzione su tutte le informazioni che i viaggiatori devono conoscere, a loro tutela, quando sono a bordo con una disabilità o esigenze particolari.
Ecco allora alcuni punti fondamentali che ogni viaggiatore con disabilità deve conoscere. Partendo dal fatto che, nell’Unione europea, il Regolamento Ec 1107/2006 garantisce che i passeggeri con disabilità o mobilità ridotta abbiano lo stesso accesso ai servizi aerei di qualsiasi altro cittadino, senza costi aggiuntivi per l’assistenza richiesta.
Prenotazione e assistenza: prima di mettersi in viaggio bisogna richiedere l’assistenza speciale al momento della prenotazione del volo, o almeno 48 ore prima della partenza. Questo include servizi come l’ausilio della sedia a rotelle, l’accompagnamento al gate o il supporto durante l’imbarco e lo sbarco. La mancata richiesta anticipata può compromettere la qualità del servizio ricevuto.
Trasporto di ausili: se si viaggia con ausili medici, come sedie a rotelle o apparecchiature per la respirazione, è importante sapere che in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile e nel Regno Unito, le compagnie aeree sono obbligate a trasportarli gratuitamente e con la massima cura. Verificate sempre con la compagnia aerea le modalità di gestione di questi dispositivi prima del viaggio.
Compagnia di servizio animali: per chi viaggia con un cane di assistenza è essenziale informare la compagnia aerea con largo anticipo, assicurandosi di avere tutta la documentazione necessaria che ne attesti l’addestramento e l’idoneità.
Consigli di viaggio: per chi vola con compagnie low-cost, che spesso non utilizzano i pontili d’imbarco, potrebbe essere più complicato accedere all’aeromobile. È consigliabile contattare sia la compagnia aerea sia gli aeroporti di partenza e arrivo per assicurarsi che l’assistenza necessaria sia disponibile.
«È fondamentale che le compagnie aeree comprendano che la sicurezza e la dignità dei viaggiatori con disabilità non possono essere trattate come semplici servizi accessori a pagamento – sottolinea Mariana Giuliano, avvocato esperta di diritti dei passeggeri e portavoce italiana di AirHelp –Conoscere i propri diritti è il primo passo per affrontare ogni viaggio con serenità e consapevolezza. L’esito del caso Ryanair rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento e la tutela dei diritti dei passeggeri più vulnerabili».