by Andrea Lovelock | 5 Febbraio 2025 16:08
Con oltre 220 milioni di passeggeri nel 2024 è nuovo record per il sistema aeroportuale italiano: un dato giustamente enfatizzato nell’Airport Day organizzato a Roma da Assaeroporti, che ha visto collegati in streaming 17 scali nazionali.
Un risultato che per il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenuto all’evento, rappresenta un punto di partenza per un ulteriore sviluppo del sistema aeroportuale italiano all’insegna dell’intermodalità: «È vero, il Pnrr ha escluso investimenti sul sistema aeroportuale. Sarebbe stato più intelligente intervenire perché si doveva dare risorse ai sistemi più impattanti dal punto di vista ambientale. Ma guardiamo avanti e se si parla di sostenibilità bisogna ribadire che quest’ultima deve andare di pari passo con la sostenibilità industriale e commerciale per sostenere il business».
L’impegno, ha ribadito il ministro Salvini, «è quello di mettere il veto sulla direttiva Ue[1] che attiene alle emissioni perché ci sarebbe una pesante tassazione sul sistema e sui cittadini. La sostenibilità la pagano le aziende ed è giusto rispettare un equilibrio di costi e ricavi. Abbiamo poi le sfide più imminenti di eventi di grande rilevanza come le Olimpiadi di Milano-Cortina[2] dove il sistema aeroportuale giocherà la sua parte. In quest’ottica e soprattutto guardando a scenari futuri, come ministero stiamo investendo sull’intermodalità. L’esempio eclatante dei 14 minuti che si impiegano per raggiungere da Linate il centro città di Milano deve essere il modello vincente per altre città».
E sui lusinghieri risultati del sistema aeroportuale italiano si è ovviamente soffermato il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, che ha sottolineato: «Non solo i grandi aeroporti, ma anche i piccoli scali crescono, sia in termini di passeggeri che di merci con ottimi dati sul cargo. Il 20% dell’export italiano è trasportato via aerea e il contributo del sistema aeroportuale sul Pil è del 3,6%. L’impatto sul sistema Paese è reso eclatante anche da altri dati: 1,3 milioni di posti di lavoro e 65 miliardi di euro di valore aggiunto sull’economia nazionale. Sono numeri che rappresentano un’ottima base per guardare al futuro per il quale Assaeroporti ha già fissato asset strategici come sviluppo, sostenibilità, innovazione tecnologica, efficienza nelle nuove forme di mobilità. Non va poi dimenticato che è stato proprio il settore del trasporto aereo ad aver avviato la più rapida ripartenza nel post pandemia».
Valutazioni positive condivise dal presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, che ha aggiunto: «Il nostro ente sta investendo tanto per dotare il Paese di una rete di servizi ottimali. Non è fantasia immaginare anche l’avvio di collegamenti minori e servizi operati da elicotteri, aerotaxi e piccoli aerei che nei prossimi anni potranno servire piccole città d’arte e quindi ipotizzare un servizio New York-Siena con l’utilizzo di aerei di linea combinati con taxi-droni. Siamo all’inizio di una nuova stagione di mobilità innovative per efficientare gli spostamenti. Del resto l’attenzione di Lufthansa alla nostra Ita[3] non è certo casuale ma frutto di una scelta strategica: Lh arriva in Italia per valorizzare i nostri aeroporti perché ha capito dove può svilupparsi traffico e quindi business».
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