Avanti con il temporary framework e gli aiuti alle imprese in crisi a causa del Covid. È la richiesta avanzata da Federalberghi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che, insieme ad altre organizzazioni nazionali del turismo, hanno sottoscritto un avviso comune per chiedere al governo di avanzare alla Commissione europea la richiesta di proroga fino al 30 giugno 2022 del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia in questa fase di emergenza.
Con lo stesso documento, le parti sociali hanno chiesto che vengano assicurate ulteriori risorse per la proroga delle misure di sostegno in favore delle imprese e dei lavoratori, con particolare riferimento al contenimento dei costi fissi (come esonero Imu e credito d’limposta per gli affitti), alla sostenibilità dell’indebitamento (ad esempio, moratorie dei mutui e garanzie sui crediti) e al finanziamento degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19.
“Ci auguriamo che il governo fornisca una risposta concreta e tempestiva, indispensabile per far fronte alle condizioni di difficoltà in cui il settore continua a operare”, afferma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi.
Secondo il Centro studi di Federalberghi, da gennaio a settembre 2021 le presenze negli esercizi ricettivi sono diminuite del 40,5% rispetto al corrispondente periodo del 2019, a seguito della diminuzione delle presenze dei turisti stranieri del 62,2% e del calo delle presenze dei turisti italiani del 18,5%.
“A questo punto dell’anno – conclude Bocca – si può iniziare a stilare un preconsuntivo e la matematica ci dice che purtroppo per le aziende turistico-ricettive il 2021 si chiuderà con una perdita consistente, che si può stimare in almeno 165 milioni di pernottamenti e 9,5 miliardi di fatturato”.