Il Tribunale dell’Ue ha respinto il ricorso presentato da Ryanair contro gli aiuti concessi dalla Francia alle compagnie aeree titolari di una licenza francese (Air France in prmis, ndr). Gli aiuti consistevano in una moratoria sul pagamento della tassa di aviazione civile e della tassa di solidarietà sui biglietti aerei, per il periodo marzo-dicembre 2020.
Il tribunale europeo – che per la prima volta ha esaminato la legalità di un regime di aiuti di Stato adottato per affrontare le conseguenze della pandemia di Covid-19 – ha stabilito quindi che la limitazione del pagamento delle tasse alle compagnie aeree titolari di una licenza francese è “idoneo a conseguire l’obiettivo di ovviare ai danni arrecati da un evento eccezionale”, secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos.
Per il tribunale, le compagnie aeree che beneficiano degli aiuti sono le “più duramente colpite” dalle limitazioni decise dalla Francia, mentre l’estensione ad altre compagnie, titolari di licenze estere, “non avrebbe consentito di conseguire in modo altrettanto preciso l’obiettivo di ovviare ai danni economici subiti dalle compagnie operanti in Francia”.
Il tribunale è giunto alle stesse conclusioni anche riguardo gli aiuti svedesi, concessi sotto forma di garanzie sui prestiti “per sostenere le compagnie aeree titolari di una licenza di esercizio svedese (Sas nello specifico, ndr), nell’ambito della pandemia di Covid-19 e destinato a porre rimedio al grave turbamento dell’economia di tale Stato membro». Per il Tribunale Ue, infatti, “si presume che il regime in questione sia adottato nell’interesse dell’Unione”, riporta l’Ansa.