«Nelle città d’arte parliamo, ad oggi, di cali di fatturato degli alberghi che stanno intorno al 70-80%. Al mare invece siamo sul 30-40% in meno». Lo ha detto Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che fa un bilancio di quella che è stata ed è la stagione turistica estiva 2020, gravemente segnata dagli effetti della pandemia di Covid-19.
Il numero uno dell’associazione nazionale degli albergatori è stato intervistato da Adnkronos, ed ha spiegato come il tema importante sia ora quello che riguarda settembre, «dove si rischia di farsi male di nuovo».
Per Bocca «queste continue paginate sui giornali italiani di focolai, che vengono puntualmente riprese dai media stranieri, di certo non ci aiutano in questa partita: stiamo dando in giro per il mondo l’immagine di un Paese contagiato, cosa che non è assolutamente vera».
«Il governo ha fatto alcuni interventi, ma a mio giudizio non sono sufficienti – ha aggiunto il presidente – Il grosso è stato fatto sul Bonus Vacanze e comunque stiamo parlando di un utilizzo fatto per alberghi in località di villeggiatura al mare o in montagna, ma non nelle città d’arte. Bisognava invece pensare a un intervento a favore di tutte le strutture, anche quelle che sono rimaste chiuse. Purtroppo vediamo ancora interventi a pioggia e questo non va bene».
Fra le richieste che non sono state accolte da Conte, quella di poter allargare l’ecobonus per le ristrutturazioni anche al settore alberghiero: «ci siamo trovati con un tax credit con un massimale da 200mila euro che nel nostro settore sono poca cosa e ci puoi fare davvero poco», ha concluso Bernabò Bocca.