Alberghi, il valore immobiliare del mare Italia sfiora i 19 miliardi

12 Ottobre 07:00 2020 Stampa questo articolo

La nuova edizione del report Italian Real Estate Hotel Value non ha dubbi. Il cluster mare del settore alberghiero tricolore vale 18,7 miliardi di euro, mentre la montagna non arriva a 3,7 miliardi. Anche se maggiormente colpito dagli effetti del Covid in termini di turismo per il forte ridimensionamento della clientela straniera, è il segmento “città” quello con il patrimonio immobiliare complessivo più importante, con i suoi 36,8 miliardi di euro.

Continua l’impegno del dipartimento di ricerca di World Capital e di PKF hotelexperts, con il patrocinio di Confindustria Alberghi, RICS e Confindustria Assoimmobiliare, nel mappare il valore delle strutture ricettive in Italia con l’obiettivo di identificare il patrimonio immobiliare alberghiero di ogni regione. Il rapporto, al momento, ha mappato un totale di 266 località sparse su tutto il territorio nazionale, suddivise tra destinazioni di mare, di montagna e di città, con l’obiettivo di supportare un’industria che in questo momento così particolare va salvaguardata e valorizzata.

In particolare, l’Emilia Romagna, con le sue quasi 79.000 camere, costituisce circa il 23% del patrimonio totale del segmento mare, seguita dalla Campania con il 12,5% e la Sicilia con il 10,2%. Tra le destinazioni analizzate per la montagna, invece, è il Trentino Alto Adige a contribuire in misura maggiore rispetto alle altre regioni, con circa il 55% del totale del patrimonio del cluster montagna. “Un forte interesse ed una crescita del valore immobiliare – prosegue il report – è stato registrato a Cortina, grazie all’effetto delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026“. Infine, per quanto riguarda le città è Roma, con 50.263 camere e un patrimonio immobiliare alberghiero di 12,7 miliardi di euro, a rappresentare circa il 34,4% del patrimonio totale del segmento. Segue Milano con un patrimonio immobiliare stimato di 6,8 miliardi di euro, Venezia con 5,9 miliardi e Firenze con circa 3,4 miliardi.

«Il rapporto, tra i suoi obiettivi, ha anche quello di fornire una fotografia chiara della ricchezza che il Bel Paese offre, anche dal punto di vista immobiliare alberghiero. L’analisi è volta a dare un’idea del valore complessivo di un settore che va salvaguardato, soprattutto in questo momento così delicato, fornendo indicazioni utili sia per chi vuole acquisire, vendere o investire nel mercato dell’ospitalità. Nei prossimi mesi prevediamo un’elevata necessità di ricapitalizzazione delle strutture alberghiere, soprattutto di quelle indipendenti con una conseguente “pulizia” dell’offerta», ha detto Andrea Faini, ceo di World Capital.

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