Aveva dotato le sue suite presidenziali addirittura di lenzuola d’oro. E nel frattempo, solo nel 2016, accumulava debiti con il Comune di Milano per 2,7 milioni di euro. Da qui la decisione di Alessandro Rosso di cedere i suoi due gioellini: il Seven Stars, unico hotel del mondo a sette stelle, e il Townhouse, alloggi esclusivi da 1.500 e i 15mila euro a notte ai piani alti della Galleria Vittorio Emanuele II, considerata “il Salotto” milanese.
Oggi le strutture finemente ristrutturate da Rosso, le cui mura restano di proprietà del Comune, sono passate nelle mani di Alexander Vik, miliardario svedese residente a Montecarlo. I rami d’azienda sono stati rilevati per 18 milioni di euro.
Salta, così, un altro tassello del puzzle turistico di Alessandro Rosso, che aveva già ceduto il tour operator Best Tours e le agenzie di viaggi Please Give Way.