La notizia arriva direttamente dal commissario straordinario, Stefano Paleari: 32 buste per altrettante manifestazioni di interesse riguardo all’acquisto di Alitalia. C’è Ryanair, ma non Lufthansa. E circolano voci su alcuni vettori asiatici.
A margine della presentazione del rapporto Enac 2016, Paleari ha confermato che in mattinata sono iniziate le operazioni di apertura delle buste, ma non tutte le manifestazioni di interesse rispetterebbero i requisiti di sostenibilità. Quindi, il numero dei pretendenti potrebbe presto ridursi. Lufthansa nega di aver partecipato al bando e tifa per la “vendita-spezzatino”: la notizia è stata confermata dal ceo, Carsten Spohr, che ha però sottolineato l’eventuale interesse del colosso tedesco all’acquisto, in un secondo momento, di parti della flotta e degli slot di Alitalia.
Ryanair, invece, sorprende tutti e dichiara ad Askanews di aver inviato una manifestazione di interesse per l’ex compagnia di bandiera, specificando di non voler comprare l’intero pacchetto Alitalia. A quanto pare, l’interesse del vettore low cost è legato più a una analisi delle forze in campo e alla possibilità di sedersi al tavolo delle pretendenti per analizzare conti e informazioni sulla ex compagnia di bandiera.
Verso metà giugno, infatti, sarà aperta la data room di Alitalia per 4/6 settimane a disposizione dei soggetti che hanno manifestato interesse. Data room che non conterrà, però,informazioni sensibili così da non avvantaggiare i competitor di Alitalia.
Ai soggetti che saranno ammessi alla seconda fase del bando sarà consentito, in un secondo momento, di costituire o modificare cordate (con la possibilità di unirsi a gruppi che non abbiano manifestato interesse in precedenza).
Oltre ai due padroni dei cieli europei, pare che anche Air France, British e Turkish abbiano consegnato la loro “busta”, ma non ci sono conferme da entrambe le parti. Anche Delta Air Lines pare interessata ai risvolti di Alitalia, mentre Norwegian non avrebbe presentato la sua manifestazioni d’interesse. A sorpresa, invece, Il Sole 24 Ore fa i nomi di altre due insoliti corteggiatori: i vettori cinesi Hainan Airlines e Air China.