Nuovo volo diretto sulla Roma Fiumicino-San Francisco per Alitalia, con il collegamento pronto a partire il 1° giugno 2020 aumentando così le tratte verso gli Stati Uniti e anticipando quanto previsto dalla bozza del piano industriale del consorzio Ferrovie dello Stato-Delta Air Lines-Atlantia, a lavoro sulla stesura dell’offerta vincolante per il rilevamento dell’ex compagnia di bandiera.
L’indiscrezione viene lanciata dal Corriere della Sera, che sottolinea come il nuovo no stop – sarà operato tre volte a settimana con i Boeing 777-200 da 293 posti – si potrebbe inserire in un contesto un po’ più favorevole viste le intenzioni di Norwegian Air tese a ridurre l’impegno sulla Capitale e la California. Inoltre, l’espansione di Alitalia negli Usa arriva dopo l’inaugurazione della Roma-Washington a maggio e si aggiunge a quelle per New York, Boston, Chicago, Miami e Los Angeles.
Sempre secondo il quotidiano nazionale, la rotta dovrebbe essere in una prima fase stagionale per poi andare verso un incremento delle frequenze e una crescita graduale del 6% dal 2021. E riguardo la tariffa stimata, questa «risulta in linea con quella della Roma-Los Angeles, una delle rotte di Alitalia con i migliori risultati», commenta Federico Maria Alberto Caligaris, senior advisor finanza di trasporto di Cohen & Co., al Corriere della Sera. Il nuovo collegamento, infatti, potrebbe potenzialmente aggiungere circa 200mila viaggiatori e incrementare i ricavi del vettore di 62 milioni di euro stando a un dossier che il Corriere ha potuto visionare.
Intanto, stando alla concorrenza, dalla low cost scandinava fanno sapere che la programmazione per la stagione estiva 2020 dovrà ancora essere definita. Ma secondo Caligaris non sarà sufficiente a soddisfare la domanda e «a garantire un livello di servizio tale da attrarre la clientela premium», ovvero quella che viaggia in Business Class.