Alitalia, cura dimagrante
con 30 aerei in flotta

Alitalia, cura dimagrante <br>con 30 aerei in flotta
24 Marzo 09:35 2020 Stampa questo articolo

La newco di Alitalia decollerà con non più di 30 aerei. Un quarto delle macchine rispetto alle attuali 110. È quanto è stato illustrato ai sindacati nel corso di una videocall dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, a cui hanno partecipato anche il commissario Giuseppe Leogrande e i ministri dei Trasporti Paola De Micheli e del Lavoro Nunzia Catalfo.

La nuova Alitalia, dunque, avrà a disposizione una flotta fortemente ridimensionata rispetto a quella attuale (composta da 110 aeromobili), che di fatto sarà composta dai velivoli che stanno volando in questo momento di emergenza Covid-19.

Secondo quanto riferiscono le fonti, durante l’incontro virtuale non si è però parlato di un piano per lo sviluppo futuro della compagnia, mentre per la costituzione della newco è stato indicato un orizzonte vicino. “Poiché la liquidità in cassa sta terminando ci è stata comunicata l’idea di arrivare in tempi brevi, poco più di un mese, alla costituzione di una nuova Alitalia a partecipazione statale”, hanno spiegato Filt e Cgil al termine del confronto.

Tra le altre novità, è emerso che la Nuova Alitalia sarà al 100% pubblica, almeno inizialmente, e con un board nel quale saranno presenti rappresentanti dei lavoratori. Nessun chiarimento è invece arrivato sull’eventuale presenza (di minoranza) nel capitale dei soggetti che hanno presentato offerte per la compagnia; tre per la parte aviation: Almaviva in cordata con altre imprese It, il finanziere German Efromovich (Synergy Group) e Us Aerospace Partners.

Nel frattempo, a quanto riferisce Il Sole 24 Ore, proprio sul fronte potenziali soci privati, si è ritirata Delta, che in ogni caso rimane interessata ad “Alitalia e le piacerebbe che la compagnia si unisse alla joint venture transatlantica con Air France, Klm e Virgin Atlantic come Associate member”.

Il tutto in attesa dei risultati dell’incontro tra Alitalia, sindacati e ministero del Lavoro per raggiungere un possibile accordo sulla nuova procedura di cigs chiesta dall’azienda. Come si ricorderà, il commissario unico Leogrande ha chiesto di estendere la cassa fino al 31 ottobre per 3.960 dipendenti, di cui 2.785 solo per l’emergenza coronavirus. Già in un incontro dello scorso 17 marzo, tuttavia, l’azienda non aveva escluso un aumento di questi numeri, che potrebbero arrivare in totale a quasi 6mila.

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Giorgio Maggi
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