Con la registrazione della Corte dei Conti della newco Ita – Italia Trasporto Aereo, si apre ufficialmente il nuovo capitolo Alitalia. Il via libera al decreto di costituzione, da parte del massimo organo di magistratura contabile, era il passaggio atteso da giorni per avviare realmente il decollo della società con Francesco Caio alla presidenza e Fabio Lazzerini nel ruolo di amministratore delegato, affiancati da altri sette componenti del consiglio di amministrazione.
Come anticipato da corriere.it, Ita sarà una compagnia aerea “a trazione pubblica”, grazie all’accordo raggiunto tra i quattro ministeri di riferimento (Economia, Trasporti, Lavoro e Sviluppo economico), e partirà con un capitale sociale di 20 milioni di euro, destinati ad arrivare – secondo quanto previsto dal decreto Rilancio – a 3 miliardi di euro.
Ora si attende la prima riunione del cda, che avrà 30 giorni di tempo per stilare il piano industriale, convincere l’Unione europea della bontà del progetto (e, soprattutto, del fatto che la newco sia separata dall’attuale Alitalia) e soddisfare anche i sindacati che hanno chiesto da tempo un urgente confronto sui passaggi-chiave del piano: calendario alla mano e rispettando le tempistiche voluta dal governo Conte, Ita dovrebbe muovere i primi passi operativi entro fine anno.
E proprio nei giorni scorsi, il ceo Fabio Lazzerini ha delineato in un’intervista alla stampa una prima strategia di Ita nel settore cargo, con un forte impegno sui mercati-chiave, lasciando presumere anche una radicale revisione nei collegamenti esteri del nuovo vettore, con un concreto impegno a sviluppare una rete di voli di lungo raggio entro i prossimi 5 anni.
Anche se la newco si chiamerà ufficialmente Ita, n realtà volerà nel 2021 con il logo di Alitalia, avrà lo storico codice della compagnia (AZ) e anche quello del biglietto (che inizia con 055), così come comprenderà anche il programma fedeltà MilleMigli». Tutti asset che dovranno essere acquistati dall’amministrazione straordinaria e che hanno un valore di mercato di circa 220 milioni di euro.