by Giorgio Maggi | 5 Dicembre 2018 11:16
Nuovo passo in avanti sulla questione Alitalia, dopo che i sindacati sono stati convocati dal vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio per il prossimo 12 dicembre.
Nelle scorse settimane, infatti, era stato proprio il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a minacciare una possibile agitazione (la data prevista era l’11 dicembre, ndr) se da parte del governo M5S-Lega non fosse stato convocato un tavolo congiunto in grado di fare luce sul progetto di salvataggio dell’ex vettore di bandiera da parte di Fs.
“Proroga per la restituzione del prestito ponte di 900 milioni[1], al momento sostegno fondamentale per la nostra compagnia di bandiera, stato di avanzamento dei lavori di individuazione del partner straniero, contenuti delle offerte, vincolanti e non, ricevute dai commissari straordinari, piano industriale elaborato da Fs e prospettive reali di investimenti e di sviluppo in termini occupazionali”, sono i punti sui quali chiedono di fare luce le segreterie nazionali di Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Ta.
Intanto,nelle prossime ore il Consiglio dei ministri darà il via libera alla proroga per la restituzione del prestito ponte di 900 milioni di euro (che con gli interessi arriva a sfiorare il miliardo). La nuova data viene così fissata al 30 giugno 2019, anche se per andare incontro ai desiderata di Bruxelles è prevista una restituzione anticipata a 30 giorni dopo l’eventuale cessione.
Una misura necessaria, secondo il governo, per permettere a Ferrovie dello Stato di subentrare al 100% nella nuova newco dopo aver completato la confirmatory due diligence per esaminare tutti i dati della compagnia e trovare quel partner industriale che il gruppo di Gianfranco Battisti ha posto come condizione indispensabile per dare vita al nuovo progetto.
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