Alitalia, fumata nera dopo l’incontro Toto-Fs
Tutto (ancora) rimandato per Alitalia dopo l’incontro avvenuto mercoledì tra Riccardo Toto e il Gruppo Fs. Il Gruppo di Chieti avrebbe, sì detto di avere la disponibilità finanziaria e di conoscere il trasporto aereo per entrare nel capitale della newco, ma non si sarebbe sbilanciato nel fornire dettagli sull’entità della partecipazione azionaria.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, le perplessità maggiori di Fs (e Delta) risiederebbero nell’effettiva capacità della holding che fa capo al costruttore abruzzese che fondò Air One di sottendere un investimento di tale portata (si parla di circa il 40% della nuova Alitalia).
INCOMPATIBILITÀ CON ATLANTIA. Toto, inoltre, essendo debitore di Anas, che appartiene a Fs, sarebbe eventualmente incompatibile con Atlantia, altro possibile candidato a entrare nel progetto come “quarto socio”. Come è noto, a questo proposito, da settimane sono in corso i contatti tra Fs e l’azienda appartenente al Gruppo Benetton, che potrebbe acconsentire a versare i 300-350 milioni di euro necessari nel caso ottenesse dal governo una soluzione del dossier autostrade dopo le tensioni seguite al crollo del Ponte di Genova.
Nessuna nuova notizia, per il momento, nemmeno da parte dell’esecutivo. «Andiamo avanti, il lavoro è positivo», ha ribadito il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che a una domanda su Toto si è chiamato fuori: «Non si parla di singoli».
Potrebbe tramontare, nel frattemo, l’ipotesi che vedeva la possibilità di salvare Alitalia attraverso un aumento delle bollette energetiche.