C’è una nuovo, ennesimo, progetto di ripartenza per Alitalia. Secondo quanto si legge nella bozza del dl Agosto che aspetta l’approvazione del consiglio dei Ministri, la strada scelta per dare vita alla nuova compagnia passa dal decollo di una newco – a questo scopo il governo stanzierà dieci milioni di euro a titolo di capitale iniziale – con l’obiettivo di scrivere il piano industriale da far approvare dalla Commissione europea.
Entro 30 giorni dalla costituzione della società, il consiglio di amministrazione della nuova società sarà chiamato ad approvare “il piano industriale di sviluppo e ampliamento dell’offerta, che include strategie strutturali di prodotto”. Piano che verrà inviato a Bruxelles “per le valutazioni di competenza e alle Camere per l’espressione del parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia”.
Una volta arrivato l’ok al piano industriale da parte della Commissione europea, si legge ancora nella bozza, «sono apportate le opportune modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto, incluso l’adeguamento del capitale sociale». Se invece da Bruxelles dovesse arrivare una bocciatura, la strada sarebbe allora quella della liquidazione. Quanto al piano industriale, «può prevedere la costituzione di una o più società controllate o partecipate per la gestione dei singoli rami di attività e per lo sviluppo di sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed esteri, nonché l’acquisto o l’affitto, anche a trattativa diretta, di rami d’azienda di imprese titolari di licenza di trasporto aereo rilasciata dall’Ente nazionale per l’aviazione civile, anche in amministrazione straordinaria».
Secondo le voci circolate nelle ultime settimane, inizialmente la Nuova Alitalia dovrebbe decollare con una settantina di aerei (sui 112 attuali), in crescita poi fino a oltre 100 velivoli nel 2023. Sul fronte occupazionale, ci saranno 4mila persone in meno di quelle impiegate attualmente.
Quanto alle alleanze internazionali le discussioni sono con tutti i soggetti interessati, da Delta Air Lines (e Air France-Klm) al Gruppo Lufthansa. Mentre si immagina anche un’integrazione con alcuni asset di Air Italy, tra diritti di volo e rotte profittevoli verso gli Usa.