Occorre fare presto per la vendita degli asset di Alitalia così da poter avviare in tempi certi la newco. Ita-Italia Trasporto Aereo entra nel dibattito che vede contrapposti Bruxelles e lo Stato italiano sul futuro della compagnia di bandiera.
“Il cda ha espresso preoccupazione, in linea con la lettera inviata dai vertici all’amministrazione straordinaria (di Alitalia, ndr), per i tempi di attuazione delle procedure di vendita, auspicando un rapidissimo e non più rinviabile avvio delle stesse”.
Così i vertici della newco chiedono di accelerare il processo della vendita per far decollare il nuovo vettore guidato dall’ad Fabio Lazzerini e dal presidente Francesco Caio. La riunione del cda di Ita, avvenuta martedì 2 febbraio, ha avuto come principale oggetto proprio l’aggiornamento sul dialogo istituzionale con il Parlamento e con l’Ue e sulle attività di pianificazione operativa, dopo l’ammissione da parte del Mise che per vendere gli asset della vecchia Alitalia servirà un nuovo bando di gara invece della contrattazione diretta.
Durante la riunione, inoltre, il ceo Fabio Lazzerini ha illustrato la struttura operativa, gli asset necessari per l’avvio delle operazioni e la tempistica delle attività che – anche in relazione agli appuntamenti istituzionali – sono state pianificate ed avviate per poter iniziare ad operare nella stagione Iata Summer 2021, “traguardo che implica una rapida determinazione del processo di dismissione da parte dell’amministrazione straordinaria”, sottolinea la nota di Ita.
Il consiglio, nel confermare la strategia e gli assi portanti dello schema di piano industriale, riprende la comunicazione della newco, “ha anche condiviso l’opportunità di riflettere nella programmazione operativa dei prossimi trimestri le ultime e più aggiornate proiezioni di traffico aereo su cui influiscono gli effetti della seconda ondata di Covid, con nuove restrizioni di movimento, e i ritardi delle campagne vaccinali. Il cda ha infine approvato il budget di spesa per le attività del primo trimestre 2021 che sarà poi completato per l’anno, in funzione delle tempistiche con cui si procederà all’aumento di capitale e al lancio operativo”.
Intanto, anche i sindacati fanno pressioni per dare tempi certi al futuro della compagnia. “Il commissario di Alitalia in amministrazione straordinaria ci ha convocati per domani (giovedì 4 febbraio, ndr) e ci aspettiamo che comunichi l’avvio di un percorso con la nuova compagnia Ita che, stavolta e a differenza di quando sinora accaduto, risulti finalmente rapido e favorevole allo start up di quest’ultima”, hanno dichiarato in una nota congiunta Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti ed Ugl Trasporto aereo.
Anche per le sigle dei lavoratori, quindi, occorre accelerare: “Dobbiamo fare presto: non possiamo più aspettare perché l’immobilismo dell’amministrazione straordinaria di Alitalia, chiaramente evidenziato dal bassissimo livello di attività produttiva sinora messa in campo, rischia di danneggiare colpevolmente lo start up della newco con l’avvio della stagione estiva”.
L’allarme dei sindacati si riferisce anche all’avvicinarsi della scadenza della cassa integrazione, il prossimo settembre: “continuando così si rischia di arrivare a quella data senza che si sia fatto nulla di concreto per rilanciare l’azienda. L’azienda in amministrazione straordinaria e tutti i ministeri competenti convochino al più presto un tavolo di regia con il sindacato sulla crisi della stessa Alitalia e di tutte le aziende del trasporto aereo per assicurare il futuro a decine di migliaia di lavoratori”.