Sul passaggio dalla vecchia alla nuova Alitalia il governo sembra essere intenzionato a fare un passo indietro e ad accettare le indicazioni dell’Europa. Niente negoziazione diretta con la newco Ita, quindi, e spazio a una gara pubblica. La raccomandazione arriva direttamente dal ministero dello Sviluppo economico che, secondo quanto riporta il quotidiano Milano Finanza, in una lettera interna della direzione generale per la Politica Industriale, l’innovazione e le pmi sostiene che “l’ipotesi di una negoziazione diretta potrebbe non costituire lo strumento idoneo per assicurare la discontinuità con l’attuale gestione commissariale, pertanto, potenzialmente non essere in linea con i principi europei in materia di concorrenza e con la prassi di riferimento adottata dalle competenti istituzioni Ue”.
La lettera scritta dal direttore generale Mario Fiorentino, inoltre, nasce dalla volontà del ministero di tutelare dal punto di vista legale tutto il passaggio dalla nuova alla vecchia Alitalia garantendo sia l’investimento del Mef (soprattutto il prestito ponte da 1,3 miliardi che dovrebbe ricevere indietro) sia i livelli occupazionali. Infatti la missiva mette in guardia gli attori da una contrattazione diretta perché costituirebbe un “vulnus per eventuali pretese da parte dei creditori dell’amministrazione straordinaria” puntando invece sulla “rinnovazione integrale della procedura di gara, mediante nuovo e rapido invito pubblico a manifestare interesse rivolto a tutti gli interessati”.
In sostanza non viene preclusa la partecipazione di Ita, la newco del Ministero dell’Economia, guidata da Francesco Caio e Fabio Lazzerini, ma la sua partecipazione alla gara prevede un nuovo bando. La gara, infatti, dovrà prevedere “criteri nuovi e diversi che tengano contano della possibilità che partecipino anche società a partecipazione pubblica, e nella quale vi sia comunque il rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e parità di trattamento”, si legge nella lettera resa pubblica da Milano Finanza.
La missiva del Mise, infine, fa riferimento proprio alla gara sospesa (causa Covid) quasi un anno fa dal commissario straordinario Giuseppe Leogrande che aveva visto l’interesse per il lotto unico (volo, manutenzione, handling) di Sinergy Europe, USAerospace e Almaviva, più altre manifestazioni d’interesse per i singoli asset.
Secondo le indicazioni del Mise, quindi, quella gara andrebbe ora annullata e sarebbe necessario pubblicare un nuovo bando: scelta che dovrebbe tutelare un eventuale passaggio degli asset a Ita, ma che allungherà ancora i tempi di vendita e potrebbe anche prevedere un’ulteriore spacchettamento dei “gioielli” di Alitalia in amministrazione straordinaria.