La trattativa tra governo italiano e Unione europea sul dossier Alitalia si è conclusa positivamente e finalmente la newco Ita (Italia trasporto aereo) potrà decollare il prossimo 15 ottobre. Lo ha annunciato il ministero dell’Economia e delle Finanze in un comunicato che sottolinea come “la discussione con la Commissione europea ha consentito di giungere ad una soluzione costruttiva ed equilibrata, che garantisce la discontinuità necessaria al rispetto della normativa europea […] la nuova società sarà pienamente operativa a partire dal prossimo 15 ottobre, data in cui è previsto il decollo dei primi voli”.
Ora verranno avviate le procedure relative all’aumento di capitale di Ita (circa 700 milioni di euro) e si creeranno “le condizioni per la firma del Memorandum d’intesa per il passaggio di determinate attività da Alitalia a Ita – si legge ancora nella nota – Con l’avvio dell’operatività di Ita si pongono le basi per un nuovo vettore nazionale per il trasporto aereo solido, sostenibile e indipendente, in grado di operare nel segno della discontinuità e con solide prospettive di crescita e sviluppo”. La commercializzazione dei biglietti della nuova compagnia aerea dovrebbe iniziare il prossimo 15 agosto.
La cessazione ufficiale di Alitalia è quindi prevista per il prossimo 15 ottobre e, secondo una nota del ministero dello Sviluppo economico “gli acquirenti di biglietti per voli successivi a questa data saranno tutelati. I lavoratori Alitalia che potrebbero essere assunti nella nuova compagnia Ita sono 2.800 nel 2021 e 5.750 nel 2022″. Proprio il Mise – guidato da Giancarlo Giorgetti – ha sottolineato che il periodo di transizione sarà accompagnato “attraverso una corretta vigilanza (del ministero, ndr) sull’amministrazione straordinaria di Alitalia che si farà carico delle ricadute sociali insieme con il ministro del Lavoro attivando tutte le tutele consentite per accompagnare i lavoratori che non troveranno posto nella newco verso nuove prospettive”.
«Con Ita nasce una nuova importante compagnia aerea italiana, con significative prospettive di sviluppo e che sarà in grado di competere sul mercato nazionale e internazionale – ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini – Ita sarà in grado di offrire risposte alle nuove esigenze del trasporto aereo, in un’ottica sempre più intermodale, integrata con il trasporto ferroviario, guardando con grande attenzione ai principi dello sviluppo sostenibile».
IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
Quasi in contemporanea con il via libera di Bruxelles alla nuova compagnia aerea si è riunito il cda di Ita Spa che ha approvato le linee del Piano Industriale 2021-2025. Il progetto industriale include le variazioni richieste dalla Commissione Europea nel corso delle interazioni dei mesi scorsi con il Governo italiano. Nel dettaglio, quindi, Ita potrà acquisire tramite una negoziazione diretta il settore Aviation di Alitalia in a.s. mentre il brand Alitalia sarà ceduto attraverso una gara pubblica alla quale Ita parteciperà in “quanto ritiene il brand elemento imprescindibile nella realizzazione del suddetto Piano”, specifica il comunicato del vettore.
Le attività di handling e manutenzione, inoltre, saranno cedute attraverso due distinte gare pubbliche alle quali Ita ha la facoltà di partecipare (per la prima come azionista di maggioranza di una nuova società, insieme ad altri partner; nella seconda come partner di minoranza di una nuova società, affiancando altri investitori). Fino all’aggiudicazione di queste due gare, Alitalia potrà erogare servizi di handling e di manutenzione a Ita attraverso contratti di fornitura.
Secondo il nuovo piano industriale, poi, Ita partirà con una dotazione di slot “coerente con la dimensione iniziale della propria flotta, mantenendo l’85% degli slot oggi detenuti da Alitalia sull’aeroporto di Milano Linate e il 43% degli slot su Roma Fiumicino”. La newco guidata da Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini, infine, non potrà partecipare alla gara pubblica che Alitalia in amministrazione straordinaria bandirà e gestirà per la cessione degli asset legati al proprio programma di fidelizzazione; di conseguenza Ita dovrà creare un nuovo programma di loyalty.
Riguardo l’impianto generale e le previsioni organiche, il piano industriale di Ita resta poi sostanzialmente invariato: la compagnia opererà con una flotta di 52 aerei di cui 7 wide body e 45 narrow body. Già nel 2022 la flotta crescerà fino a 78 aeromobili e nello stesso anno è previsto l’inizio dell’inserimento in flotta degli aeromobili di nuova generazione. Riguardo il personale, invece, Ita avvierà le proprie operazioni nel 2021 con un numero di dipendenti, assunti per gestire l’attività Aviation, pari a 2.750-2.950, che salirà a fine piano (2025) a 5.550-5.700 persone.
Il network – focalizzato sull’hub di Fiumicino e sull’aeroporto di Milano Linate – servirà all’inizio 45 destinazioni con 61 rotte che saliranno a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025, “a conclusione del processo di ribilanciamento dei voli verso il settore del lungo raggio che ha l’obiettivo di colmare il gap di connettività del Paese”, sottolinea la nota.
I COLLEGAMENTI IN EUROPA E NEL MONDO
Sulla rete di lungo raggio, nella stagione invernale 2021 la newco opererà collegamenti su New York (da Roma e Milano), Tokyo Haneda, Boston e Miami (tutte e tre da Roma), ma già per l’estate 2022 la compagnia prevede di avviare nuovi voli su San Paolo, Buenos Aires, Washington e Los Angeles.
Sulla rete di breve e medio raggio, invece, Ita volerà da Fiumicino e da Linate verso le principali destinazioni europee (tra cui Parigi, Londra, Amsterdam, Bruxelles, Francoforte, Ginevra) oltre alle rotte internazionali servite da Roma (tra le quali quelle per Madrid, Atene Tel Aviv, Cairo, Tunisi e Algeri).
“Sul network domestico Ita garantirà un’ampia copertura degli scali nazionali, servendo 21 aeroporti nel Paese con un operativo dei voli stabile e un numero di frequenze e orari che rispondano al meglio alle esigenze della clientela business e leisure”, rimarca il comunicato del vettore senza entrare nel dettaglio delle rotte.
Il piano industriale è stato approvato prevedendo un fatturato che nel 2025 raggiungerà 3.329 milioni di euro, con un risultato economico (Ebit) di 209 milioni di euro e un pareggio operativo da realizzarsi entro il terzo trimestre del 2023. «L’approvazione del business plan di Ita da parte della Commissione europea certifica la bontà del progetto in una logica di investimento privato da parte dell’azionista pubblico. Ora in 90 giorni dovremo completare la transizione verso il decollo del primo aeromobile il 15 ottobre. Desidero esprimere un sentito ringraziamento al governo italiano e alla nostra rappresentanza a Bruxelles per un lavoro di squadra che ha consentito di raggiungere dopo mesi di negoziazione un importante risultato e che confidiamo continuerà anche nei mesi a venire», ha dichiarato il presidente del vettore tricolore, Alfredo Altavilla.
L’amministratore delegato, Fabio Lazzerini – che nei giorni scorsi si era già espresso con ottimismo e sicurezza sull’avvio delle operazioni – esprime la sua soddisfazione «per il riconoscimento della solidità industriale e finanziaria che sono alla base dell’approvazione del piano. Un progetto che partendo dal cliente e dalle sue esigenze, proietterà Ita tra le migliori compagnie in Europa per sostenibilità economica, sociale ed ambientale, garantendo al contempo connettività a imprese, turisti e cittadini. Voglio esprimere un sincero ringraziamento al team di Ita per l’impegno entusiasta e totale con cui ha lavorato in questi mesi complessi, alle Istituzioni e agli stakeholder del settore (Enac, Enav, il sistema aeroportuale) per l’apertura e la fiducia che ci stanno dimostrando. Ora si apre la grande sfida di far partire in tre mesi una compagnia di successo. Una sfida a cui dedicheremo ogni energia».