by Redazione | 26 Luglio 2017 11:41
Dopo l’interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle sul presunto conflitto d’interessi del commissario Alitalia, Enrico Laghi, giunge la replica formale del ministero dello Sviluppo economico guidato da Carlo Calenda. “Il commissario straordinario, nell’accettare l’incarico, dichiara sotto la propria responsabilità che non ricorre alcuna delle ipotesi di incompatibilità previste dalla legge”, scrive il Mise in una nota.
E precisa: “La valutazione circa la compatibilità della nomina del professor Laghi è stata effettuata sulla base delle informazioni fornite dall’interessato in relazione alle cariche ricoperte nelle società Midco (presidente del consiglio di amministrazione) e Cai (consigliere indipendente), essendo Midco proprietaria del 51% del capitale sociale di Alitalia e Cai controllante al 100% di Midco”.
Il ministro, poi, aggiunge che “a fronte delle cariche suddette e in ragione delle specifiche funzioni svolte, Laghi non abbia esercitato alcuna ingerenza nelle attività di gestione della società Alitalia-Sai, tenuto conto che Midco non ha prerogative di carattere gestionale nella qualità di socio di maggioranza di Alitalia –non esercitando attività di direzione e coordinamento sulla medesima – e che gli eventuali indirizzi impartiti da Cai nell’esercizio del proprio potere di direzione e coordinamento su Midco non possono attenere alla gestione di Alitalia. A maggior ragione è da escludere qualsiasi profilo di incompatibilità con riferimento alla sua posizione nel collegio sindacale di Unicredit“.
CORSA A QUATTRO, COMPRESA RYANAIR. Nel frattempo, Ryanair (i cui vertici saranno giovedì a Roma per incontrare la stampa) ha annunciato ufficialmente di essere in corsa per Alitalia. La low cost irlandese è il secondo pretendente a dichiarare, dopo Etihad, di aver presentato un’offerta non vincolante entro il termine del 21 luglio, fissato dalla procedura di gara. «Abbiamo un interesse sincero per la sopravvivenza di Alitalia», ha detto il cfo di Ryanair Neil Sorahan presentando i risultati trimestrali della compagnia. «È importante – ha aggiunto – che l’attività di lungo raggio continui. Ryanair è pronta a offrire la sua collaborazione».
La prima a scoprire le carte era stata Etihad. Il Gruppo di Abu Dhabi, proprietario del 49% di Alitalia Sai, aveva fatto sapere di essere aperto a esaminare tutte le opzioni per “mantenere e rafforzare” i legami tra le due compagnie. Gli altri due vettori in corsa, stando alle informazioni trapelate, sarebbero Lufthansa e easyJet. In totale quattro proposte non vincolanti per l’acquisizione di Alitalia nel suo complesso, che fugherebbero i timori dello “spezzatino”.
I commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, con il supporto dell’advisor Rothschild, sono ora al lavoro per esaminare le proposte e predisporre l’indirizzo di programma dell’amministrazione straordinaria. Subito dopo il via libera del Mise, presumibilmente nei primi giorni di agosto, sarà pubblicato il bando di gara per la presentazione entro ottobre delle offerte vincolanti.
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