Non mancano i problemi per Alitalia in amministrazione straordinaria a un mese dalla definitiva chiusura – tra esuberi, contratti con la newco Ita e altre dismissioni – ma i fornitori e i partner sono ancora più preoccupati. In questo caso l’appello arriva direttamente dall’associazione degli aeroporti italiani, Assaeroporti, che nella sua ultima assemblea ha specificato come non si possa «continuare ad ignorare che il vettore da tempo non paga i gestori aeroportuali e che i crediti hanno assunto dimensioni non più sostenibili».
Parola del presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, che al Corriere della Sera ha svelato, inoltre, che solo nell’ultimo anno Az non avrebbe saldato agli aeroporti italiani fatture per un valore di circa 100 milioni di euro. A questi ultimi andrebbero aggiunti anche decine di milioni di euro che il vettore non ha pagato prima del 2 maggio 2017, quando è iniziata la lunghissima amministrazione straordinaria.
«La comprensibile volontà di favorire la nascita della compagnia nazionale di riferimento (Italia Trasporto Aereo, ndr) e di gestire al meglio una grave crisi occupazionale non può tuttavia sottovalutare la situazione di difficoltà degli aeroporti, anch’essi impegnati in una complicata opera di ripartenza e di salvaguardia di migliaia di posti di lavoro», ha detto Borgomeo ribadendo le priorità che servono per rilanciare il trasporto aereo e sottolineando come la pandemia ha avuto effetti devastanti sui conti delle società di gestione degli scali e «cento milioni di euro in meno pesano».