Saranno due le nuove rotte lanciate da Alitalia nel prossimo orario estivo. A partire dal prossimo 1° maggio, la compagnia volerà infatti a Kiev tutti i giorni con un Airbus A320, oltre a inaugurare la tratta Tel Aviv-Atene sempre con lo stesso tipo di aeromobile.
In aggiunta a questi due collegamenti, Alitalia avvierà 7 rotte stagionali nuove di zecca sulle direttrici: Roma-Spalato (due volte a settimana), Roma-Dubrovnik (due volte a settimana), Milano-Atene (fino a 6 volte a settimana), Catania-San Pietroburgo (un volo a settimana), Bologna-Ibiza (volo giornaliero), Verona-Ibiza (volo giornaliero)
Novità in vista anche sul network domestico, dove verranno lanciati 7 nuovi collegamenti: Roma-Trapani (due frequenze settimanali a luglio e a settembre, mentre ad agosto sarà operativo tutti i giorni), Torino-Catania, attivo tutti i giorni dal 29 luglio al 3 settembre), Napoli-Cagliari (un volo settimanale dal 25 giugno al 10 settembre). Inoltre Alitalia effettuerà quattro nuovi collegamenti per Olbia, da Bologna (due volte alla settimana fra il 1 luglio e il 10 settembre), da Napoli (un volo a settimana dal 25 giugno al 10 settembre), da Genova (un volo a settimana dal 1 luglio al 10 settembre) e da Trieste (un volo a settimana dal 1 luglio al 10 settembre).
Per quanto riguarda invece il lungo raggio, dal mese di agosto entrerà in flotta il primo Boeing 777-300ER.
Intanto, sono iniziati gli incontri del management della compagnia con i sindacati nell’ambito del tavolo per il rinnovo del contratto, scaduto lo scorso 31 dicembre. Secondo quanto pubblicato da Italiaoggi.it, le richieste del vettore prevedono una serie di risparmi sul costo del lavoro che potrebbe arrivare fino al 20% della retribuzione per piloti, assistenti di volo e personale di terra.
Inoltre, le proposte della compagnia includerebbero la soppressione di alcune indennità di volo per i naviganti, il taglio delle ferie estive e la riduzione degli equipaggi sul lungo raggio. I sindacati hanno definito irricevibili le richieste dell’azienda e sono contrari a portare avanti la discussione in assenza del nuovo piano industriale.
Resta quindi confermato lo sciopero di 4 ore proclamato per il 23 febbraio contro “l’ostinazione dell’azienda a perseguire una condotta di chiusura” e “la totale assenza di un piano industriale”.