Alitalia riorganizza il sales e divide Business e Leisure
Cambia l’organigramma e l’organizzazione dell’area vendite di Alitalia con la creazione delle funzioni Business Travel Sales e Leisure Travel Sales, trasversali a tutti i mercati in cui opera la compagnia italiana. L’obiettivo di rendere ancora più efficace e performante l’attività commerciale su tutti i mercati di riferimento.
La funzione Leisure Travel Sales, affidata a Nicola Bonacchi, ha l’obiettivo di definire e implementare le politiche commerciali a favore della clientela più vacanziera, incrementando i ricavi attraverso nuovi prodotti e servizi dedicati. Alla funzione fanno riferimento le vendite relative ai voli charter e ai gruppi di passeggeri, nonché lo sviluppo di attività commerciali per le agenzie di viaggi. Nicola Bonacchi coordinerà anche la squadra commerciale Alitalia, in Italia e all’estero, suddivisa in quattro macro aree: Italia e Nord Europa; Sud Europa, Medio Oriente e Africa; Nord e Sud America; Asia e Pacifico.
La funzione Business Travel Sales, affidata a Emiliana Limosani, ha la responsabilità di definire e attuare le politiche commerciali per il segmento dei viaggi d’affari, con l’obiettivo di ottimizzare il posizionamento competitivo e i risultati economici di vendita verso questa tipologia di viaggiatori. A questa funzione fanno riferimento anche la gestione delle partnership e sponsorizzazioni commerciali, del comarketing e la vendita di spazi media, coerentemente con il posizionamento del brand Alitalia.
«Questa nuova suddivisione per tipologia di clienti ci consentirà di essere sempre più vicini alle loro esigenze, più allineati alle loro diverse specificità e al contempo di essere più competitivi, efficaci e veloci nella nostra azione – ha dichiarato il chief commercial officer di Alitalia, Fabio Maria Lazzerini – In questo modo, sapremo sviluppare e cogliere nuove opportunità strategiche, valorizzando la destinazione Italia nel mondo e recuperando centralità rispetto a segmenti di clientela ad alto valore che ci aiuteranno a garantire gli obiettivi di crescita che ci siamo dati».