Agenda complicata nella road map per il salvataggio Alitalia. È sempre più probabile, infatti, lo slittamento del piano industriale per la newco che doveva essere presentato entro il 31 marzo. Così come si infittisce il mistero di quota 20%, ovvero la parte di azioni ancora senza acquirenti.
Nei giorni scorsi, infatti, è stato confermato l’interesse di Delta Air Lines per il 20% e di easyJet per non più del 15%. Fissata al 30%, poi, la quota massima che potrà acquisire il Gruppo Fs e al 15% quella del Mef, rimane sul tavolo proprio un quinto del totale delle azioni – equivalente a circa 450 milioni di euro – per cui nessuno si è ancora fatto avanti.
Non sarebbe ipotizzabile nemmeno un maggiore impegno da parte del Tesoro, poiché da un lato i riflettori dell’Unione europea sono puntati da tempo sul caso Alitalia, dall’altro il governo 5 Stelle-Lega non può permettersi di aprire un nuovo fronte di contrasto con Bruxelles.
Tanti fronti caldi, dunque, compreso quello con i sindacati che vogliono capire come e se sarà possibile protrarre la cassa integrazione fino alla fine di settembre. Intanto le sigle hanno confermato lo sciopero del 25 marzo, per effettuare un pressing sul governo.
Ma c’è anche qualche notizia positiva: con il 90,12% dei voli atterrati in orario, nello scorso mese di febbraio Alitalia è risultata la compagnia aerea più puntuale al mondo secondo FlightStats. Dalle rilevazioni emerge che l’indice di puntualità di Alitalia nel febbraio 2019 è stato più alto di oltre 12 punti percentuali rispetto alla media delle compagnie aeree mondiali (77,6%).