by Andrea Lovelock | 5 Marzo 2019 15:13
Agenda complicata nella road map per il salvataggio Alitalia. È sempre più probabile, infatti, lo slittamento del piano industriale per la newco che doveva essere presentato entro il 31 marzo. Così come si infittisce il mistero di quota 20%, ovvero la parte di azioni ancora senza acquirenti.
Nei giorni scorsi, infatti, è stato confermato l’interesse di Delta Air Lines per il 20% e di easyJet per non più del 15%. Fissata al 30%, poi, la quota massima che potrà acquisire il Gruppo Fs e al 15% quella del Mef, rimane sul tavolo proprio un quinto del totale delle azioni – equivalente a circa 450 milioni di euro – per cui nessuno si è ancora fatto avanti.
Non sarebbe ipotizzabile nemmeno un maggiore impegno da parte del Tesoro, poiché da un lato i riflettori dell’Unione europea sono puntati da tempo sul caso Alitalia, dall’altro il governo 5 Stelle-Lega non può permettersi di aprire un nuovo fronte di contrasto con Bruxelles.
Tanti fronti caldi, dunque, compreso quello con i sindacati che vogliono capire come e se sarà possibile protrarre la cassa integrazione fino alla fine di settembre. Intanto le sigle hanno confermato lo sciopero del 25 marzo,[1] per effettuare un pressing sul governo.
Ma c’è anche qualche notizia positiva: con il 90,12% dei voli atterrati in orario, nello scorso mese di febbraio Alitalia è risultata la compagnia aerea più puntuale al mondo secondo FlightStats. Dalle rilevazioni emerge che l’indice di puntualità di Alitalia nel febbraio 2019 è stato più alto di oltre 12 punti percentuali rispetto alla media delle compagnie aeree mondiali (77,6%).
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