Lufthansa, Cerberus e la danza intorno ad Alitalia
Indiscrezioni e gole profonde danno per certo che entro Natale i tre commissari Alitalia annunceranno l’avvio della vendita della compagnia a Lufthansa per 300 milioni di euro con un percorso d’avvicinamento che passerà necessariamente per l’Ue, con un piano di tagli al personale che prevedrebbe 6mila esuberi e un ridimensionamento della flotta a soli 70 aeromobili.
Secondo i rumors ripresi nelle scorse ore dall’agenzia specializzata Avionews, la cessione dovrebbe essere finalizzata prima del clou della campagna elettorale, procedendo con una serrata trattativa sulle risorse umane per ritoccare i maxi-esuberi previsti dal piano tedesco. Una mole di tagli che, se confermati, scatenerebbero dure reazioni sindacale.
A questo proposito, il Corriere della Sera aveva riferito nei giorni scorsi dell’insoddisfazione del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, per l’offerta Lufthansa. Tanto che l’ad Carsten Spohr si era impegnato a rivederla. Inoltre, nell’ipotesi di un accordo con i tedeschi, si sarebbe proceduto ad adottare il modello Swiss Air: una nuova società dove Lufthansa entrerebbe con una piccola quota per poi attendere il via libera all’acquisizione da parte della Commissione europea. Sempre il corsera, aveva riportato l’ipotesi di vendita di alcuni preziosi slot su Linate a Ryanair, per fare cassa su tratte di scarso interesse per Alitalia.
Stando a Il Sole 24 Ore, però, Cerberus sarebbe ancora in lizza a pieno titolo nella corsa per Alitalia. A questo proposito Calenda avrebbe chiesto assicurazioni sulla natura dell’investimento e sulla sostenibilità finanziaria di medio-lungo termine per garantire il pieno rilancio della compagnia. Secondo lo stesso quotidiano economico, il fondo americano avrebbe proposto una partnership con i piloti per attenuare quanto possibile le reazioni del personale di volo al piano-esuberi che pare sia un passaggio comune in entrambe le proposte di acquisto.